Molteplici varietà di rucola, dall’aroma speziato e piccante, si prestano per vari utilizzi.
In molti paesi del Mediterraneo questa pianta ha avuto per secoli un “potere terapeutico”: erba medicinale contro pertosse e polmoniti.
In altri paesi è sempre stata utilizzata come foraggio.
In India, ad esempio, già dal periodo coloniale, dalle foglie di rucola si estrae olio per lampade.
In Italia la rucola da secoli è usata nella cucina, come ricordano Plinio il Vecchio e Marziale.
Nel Medioevo la sua coltivazione fu bandita dagli orti dei conventi e proibita anche ai laici in quanto “erba della lussuria”.
Solo verso la fine degli Anni ’80 questa pianta ha ottenuto la giusta attenzione della scienza che ne ha studiato la composizione nutrizionale rilevando una buona concentrazione in ferro, calcio, potassio ma soprattutto di vitamine A e C ed un apporto calorico trascurabile.
Vorrà dire che arricchendo la nostra insalata ogni giorno con poche foglie di rucola, assumiamo le quantità giornaliere raccomandate di questi nutrienti con un bassissimo apporto calorico, attuando finalmente una inversione nelle tendenze che vorrebbero farci ingurgitare bombe caloriche ma nutrizionalmente“vuote”. Che ne pensate?