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Avventure di una mamma blogger

Una Terra di Santi, un ingrediente prezioso e il mio primo MTC ….

11 commenti

Gli avvenimenti spesso si mescolano come gli ingredienti di ricette più o meno note … ma non posso farci nulla se decido sempre all’ultimo momento di partecipare  … come questa cosa seria del MTC e la sfida di Novembre che in realtà è la n. 34 … per me è la prima.

L’impressione è sempre la stessa, sentirsi una bambina tra giganti (giganti buoni s’intende, ma pur sempre troppo troppo più bravi di me)…

Consegna entro il 28 Novembre, appunto e se non mi do una mossa … arriva Natale.

Anzi, arrivano prima gli “ospiti” speciali, freschi freschi di Canonizzazione.

Una Premessa

Questo piccolo paesino del Salento dove vivo, appartiene a quella Terra d’Otranto dove cinque secoli fa arrivarono i Turchi (da cui il detto “Mamma, arrivano i Turchi”… che contestualizzando, spero non si offenderà nessuno)… e fu così che il  loro Pascià, dopo attenta interrogazione, diede ordine di passare a fil di spada chiunque avesse rifiutato la conversione.

Furono così decapitati in 813, tutti di sesso maschile e sopra i 15 anni, per la precisione.

Esistono documenti e resti ossei, ovvero reliquie, a testimonianza del fatto e dopo cinque secoli la Chiesa Cattolica ha riconosciuto il sacrificio di questi uomini, che avrebbero tranquillamente potuto salvar la pelle accontentando il Pascià. Ma a quale prezzo? Rinnegando la propria Fede. Dal 12 Maggio 2013 sono Santi, per chi crede.

Per chi non crede, rimane un fatto di cronaca nera dell’epoca.

Ad ogni modo, l’urna con le Reliquie è in visita per tutta la Diocesi (territorio di comunità che fanno riferimento alla Curia di Otranto) e il 28 Novembre passerà di qua e rimarrà tre giorni … beh, non vi nascondo che c’è aria di Festa, un Natale anticipato …

Immagine

…questa è Otranto oggi…Porta d’Oriente

Castagne & Salento

Sacro e profano, ogni tanto si incontrano anche nei  post di food … perché adesso è arrivato il momento di tirar fuori la ricetta … anche se le castagne qui nel Salento non si trovano, siamo appena a 100 mt sul livello del mare… credo che ne occorrano almeno 700 per i castagni, ma proprio per questo motivo sono nella nostra cucina tradizionale un ingrediente prezioso, difficilmente reperibile perché non lo abbiamo nell’orto e in passato erano molto utilizzate grazie al baratto … quanti artigiani partivano dal Salento con i loro manufatti e tornavano dalla Calabria o dalla Basilicata con i sacchetti di castagne…. Ma, in particolare l’attenzione vorrei puntarla su quelle essiccate e che ormai si trovano solo sui banchetti delle feste di paese e sono chiamate in dialetto “pastiddhe”.

La Ricetta che segue e la foto delle “pastiddhe” sono liberamente tratte

dal sito della Fondazione Terra d’Otranto

Per preparare la minestra di pastiddhre, mettetle a bagno almeno per una notte, dopodiché mondatele dai residui di “pellicina rossa” rimasti attaccati, e ponetele sul fuoco in una pignatta con sola acqua. Quando giungono ad ebollizione fate imbiondire in una padellina della cipolla tritata finemente in olio extravergine di oliva, in ragione di mezzo bicchiere d’olio per ogni chilo di castagne; quindi versate il soffritto ottenuto nella pignatta, aggiungete una manciatina di prezzemolo tritato, aggiustate di sale e lasciate insaporire a fuoco lento aggiungendo se necessario acqua calda, e comunque fino a quando, schiacciandole con una forchetta, cedono sfarinandosi. Servitele ben calde. (Contributo di M. Vaglio)

Così partecipo alla sfida n. 34 del MTChallenge di Novembre

“LE CASTAGNE”

Autore: Sonia C.

Tutto ciò che viene dalla mia cucina è cresciuto nel cuore (Paul Eluard)

11 thoughts on “Una Terra di Santi, un ingrediente prezioso e il mio primo MTC ….

  1. bravaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…..che belle fotoooooooooooooo…e non preoccuparti anche per me è il n.1….machecefrega??? belle le tue tradizioni…..cosi diverse dalle mie toscane….questo post mi è piaciuto tanto…a me piace sapere la storia di un luogo….che poi è la matrice…di quel luogo!

  2. la tua ricetta tradizionale mi piace, sa di storia e di gesti antichi..
    grazie per aver partecipato a questo primo (ma non ultimo eh!!!) MTC, sono emozionata e commossa con te.
    solo una curiosità, ma non la vedo io o proprionon l’ hai caricata la foto del piatto finito? ero così curiosa…
    bacio grande
    Serena

    • Sto disperatamente cercando le “pastiddhe”…presso un supermercato sono stati gentilissimi e le avrò in settimana…ma non credo di farcela per il 28!!! Ad ogni modo farò un altro post oppure aggiornerò questo “fuori concorso”. Grazie, grazie, grazie a tutti per l’incoraggiamento!

  3. Aspetto anche io con curiosità il piatto finito….Storia e tradizione sono la mia passione!
    Daniela

  4. Ma benvenuta all’MTC!!!!
    Bellissima la ricetta antica, descritta senza dosi perché una volta non ce n’era bisogno, ci si sapeva regolare senza grammi e milligrammi.
    E bellissimo il post: avevo appreso mesi fa la notizia della santificazione di questi Martiri, che comunque sono già da secoli nel novero dei Santi di Dio indipendentemente dal riconoscimento ufficiale, che pure era giusto che ci fosse: il sacrificio della loro vita è stata una fortissima testimonianza allora come lo è oggi, e io nel 2013 non posso che essere loro grata, perché hanno difeso secoli fa con la loro vita la mia fede di oggi.
    Grazie per avermelo ricordato. ❤

  5. Arrivo anch’io, con colpevole ritardo (mi ha messo ko l’influenza, che non ha tenuto conto del calendario dell’mtc) a darti il benvenuto al nostro gioco e a ringraziarti per questo post, che riflette in pieno lo spirito della sfida: che è condivisione di tradizione, di ricordi, di ricette storiche e di tutto ciò che è caro al nostro cuore. Peccato per la mancata esecuzione della ricetta, ma il fatto stesso di averla condivisa è ciò che più conta: ci hai dato l’opportunità di conoscere e sicuramente di provare un piatto antico e buono e questo solo merita il nostro grazie! E mi raccomando: a gennaio, di nuovo con noi!

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