Oggi vi presento una ricetta di Csaba Dalla Zorza che troverete nel suo libro Bon Marchè, ma siate cauti nell’acquisto, mi raccomando…io personalmente ho preferito provare, grazie al Blog Starbooks e la rubrica Redone, questa pavlova per “sondare” un po’ il terreno..e questo che segue è il procedimento suggerito nel libro e già testato magistralmente qui.
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80 g di albume
80 g di zucchero superfine
80 g di zucchero a velo
2 cucchiai di zucchero di canna
1 rametto di timo fresco
1 cestino di mirtilli (un sacchetto di bacche di mirtilli rossi e blu, perché non ho trovato quelli freschi)
800 g di yogurt greco
1 cucchiaio di zucchero a velo
Accendi il forno a 110° tenendo fuori una teglia.
Rivestila di carta forno.
Metti il bianco d’uovo in una ciotola e unisci metà dello zucchero fine e metà dello zucchero a velo. Monta con un frullino elettrico, per circa 10 minuti.
Quando i bianchi saranno montati a neve ferma, setaccia lo zucchero fine e lo zucchero a velo rimasti direttamente sopra la ciotola e incorporali a mano, usando una spatola in silicone e procedendo dall’esterno verso l’interno.
Utilizzando due cucchiai, preleva una dose di meringa e spostala sulla teglia rivestita di carta da forno, precedentemente preparata. Prosegui così, creando circa 8 mucchietti di meringa che appiattirai leggermente con il dorso del cucchiaio per non avere troppe punte. In alternativa, metti la meringa cruda in una sac à poche con bocchetta stellata e usala per creare delle meringhe a spirale. Inforna e cuoci per 70-75 minuti circa. Le meringhe devono asciugarsi restando bianche.
Nel frattempo, scalda sul fuoco una pentola con lo zucchero di canna fatto sciogliere in poca acqua, unendo qualche fogliolina di timo fresco. Porta ad ebollizione e cuoci per 5-7 minuti, sino a che otterrai uno sciroppo appena un po’ denso. Buttaci dentro metà dei mirtilli lavati, cuoci per 30 secondi, poi spegni e togli dal fuoco. Lascia raffreddare.
Al momento di servire, rompi le meringhe nel piatto, copri ciascuna con 2 cucchiai di yogurt greco, irrora tutto con i mirtilli al timo e il loro sciroppo, poi cospargi con i mirtilli freschi tenuti da parte e lo zucchero a velo setacciato.
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Per predisposizione del mio carattere, sono sempre pronta a mettere in risalto i pregi, in tutti i campi…stavolta è stata dura, perché, intanto, questa ricetta corrisponde ad una classica meringa, e non ad una pavlova, di cui per altro non viene spiegato nulla, neppure il fatto che prenda il nome da una ballerina russa…ma su questo posso sorvolare.
Inoltre, la dose di zucchero è eccessiva, quasi non riuscivo a lavorare gli albumi…perciò il gusto è risultato stucchevolmente dolce! Lo sciroppo è altrettanto dolce ed è stato particolarmente “complicato” intuirne le dosi. I mirtilli freschi qui dove vivo è praticamente impossibile reperirli, ma ho utilizzato queste bacche essiccate di mirtilli assortiti che sono state una bella scoperta.
Salvo solo l’idea di utilizzare delle meringhe frantumatesi da sé…anche perché devo dire che romperle non è stato un piacere.
B O C C I A T A
senza riserve
Con questa ricetta partecipo al REDONE
di Settembre
settembre 22, 2014 alle 9:48 AM
Grazie mille 😉
settembre 22, 2014 alle 11:33 AM
Grazie a te e a tutta la squadra 😉
settembre 25, 2014 alle 7:35 AM
Concordo sulla bocciatura, al 100%. Che non parli di Anna Pavlova ci può anche stare, ma non spiegare che la caratteristica principale della pavlova è una meringa croccante fuori e cremosa dentro, no.
Grazie per averci riprovato! 😀
settembre 25, 2014 alle 9:37 AM
Grazie a voi 😉