…dieci anni da narrare l’uno all’ altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
“cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via”.
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia…(Incontro, Francesco Guccini – Radici)
Immagine dal web
Conosco buona parte del repertorio gucciniano, nonostante la differenza di età con questo cantautore-poeta, che ascolto sempre con molto piacere…ma cosa ci azzecca questa song con la ricetta di oggi? Beh, intanto la via Emilia è certamente il filo rosso, tra le origini del cantautore in questione e il piatto proposto da Sabrina per la sfida n. 42 del MT Challenge di Ottobre, poi, se proprio volessimo trovare altre cose in comune,dovremmo analizzarne il testo per intero, ma così facendo, nessuno leggerebbe tutto il post …perciò taglio corto…diciamo che, secondo me, la cena a casa sua -in quel di Modena- fu a base di lasagne…e le stoviglie color nostalgia…boh? Guccini confessa di essere stato ispirato da Gozzano (Stagioni, ed. Einaudi), ma altro non so…
Una playlist completa e più sensata la trovate qui (Anna Maria docet)!
La verità è che è stato un periodaccio, e che, tutto sommato, di buono c’è stato esser tornata a casa dei miei, anche se solo per pochi giorni, con bimbo e maritozzo, ovviamente. Lavori imprevisti ci hanno costretti all’improvviso mini-trasloco.Siamo stati super coccolati e serviti e riveriti dai genitori-nonni. Son fortune 😉
Beh, un po’ come ci raccontava anche Sabrina nel suo post della sfida…sfida che accolgo nuovamente, perchè occasionepreziosa di imparare, come sempre all’MTC!
Non mi ero ancora cimentata con la pasta fresca gluten free e se non ORA, quando?
Ingredienti per la sfoglia di pasta
100 g farina senza glutine + un po’ per la spianatoia
20 g di grano saraceno
20 g di maizena
50 cl di latte
1 uovo medio (ca. 65 g)
(Per la lavorazione della sfoglia, passate da Sabrina!)
Ingredienti per le polpette al sugo di pomodoro
300 g di trito di polpa di vitello
2 uova intere
50 g di pangrattato senza glutine
100 g di Parmigiano 30 mesi
sale q.b.
prezzemolo tritato finemente
***
1 l di conserva di pomodoro fatta in casa
3 spicchi d’aglio
1/4 di cipolla bianca
50 cl di vino bianco
noce moscata
foglie di alloro essiccato
cipolla
2 cucchiai abbondanti di olio e.v.o metro zero (uliveto di leccine)
sale grosso q.b.
Preparazione delle polpette al sugo
In una ciotola capiente schiacciare il trito di vitello con una forchetta, aggiungere le uova, il formaggio, il pangrattato, il sale e il prezzemolo tritato finemente.Continuare a lavorare l’impasto con le mani, fino a quando non risulterà omogeneo. Formare un panetto e iniziare a staccare piccole quantità cercando di ottenere delle polpette delle stesse dimensioni, plasmandole tra i due palmidelle mani.
In una pentola di acciaio a fondo spesso versare l’olio, l’aglio e la cipolla,accendendo subito la fiamma e versando le polpette, facendole colorire su tutta la superficie, mescolandole tra loro con un cucchiaio di legno. Aggiungere il vino e far evaporare bene.
Versare la conserva di pomodoro, l’alloro e la noce moscata. Regolare di sale. Mescolare e lasciare cuocere a fuoco basso peralmeno un’ora o 75 minuti.
Ingredienti per la besciamella
- Mettere a bollire abbondante acqua salata.
- Preparare una ciotola di acqua ghiacciata e uno scolapasta.
- Tagliare la sfoglia in grandi rettangoli.
- Buttarne un paio per volta nell’acqua bollente e quando riprende il bollore, scolarli con l’aiuto di una schiumarola, raffreddarli nell’acqua gelida e metterli a scolare bene stesi nello scolapasta.
- Continuare in questo modo fino a cuocere tutti i rettangoli.
- In una teglia da forno versare un mestolo di ragù e uno di besciamella e stenderli bene fino a coprire il fondo.
- Man mano che le lasagne si sono scolate bene dall’acqua stenderle nella teglia a strati, alternandole con uno strato di
ragù, uno di besciamella e una buona manciata di parmigiano grattugiato al momento (in tutto circa un etto e mezzo),sugo al pomodoro e tenere le polpette per lo strato finale. - Cuocerle in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.
- Spegnere il forno e lasciarle riposare qualche minuto prima di servirle.
E pensavo dondolato dal vagone “cara amica il tempo prende il tempo dà…
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa…
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno…”
Con questa ricetta
-e con questa song–
partecipo al MT Challenge di Ottobre
n. 42
e ne sono felicissima!
ottobre 15, 2014 alle 12:12 PM
La soddisfazione nel tirare la pasta senza glutine è meravigliosa. Bravissima!!!
ottobre 15, 2014 alle 1:14 PM
Grazie….eh sì che ci capiamo 🙂
ottobre 16, 2014 alle 11:59 AM
Ma che versione succulenta per la nostra prima lasagna glutenfree!
Adoro il ragù con le polpette.
Grande versione!
Grazie.
Sabrina
ottobre 16, 2014 alle 12:52 PM
BeLlo incontrare i tuoi gusti 🙂
Grazie!
ottobre 16, 2014 alle 10:40 PM
Il sapore del grano saraceno è particolare e inconfondibile. In una lasagna non ci avevo pensato e son qui a immaginare il profumo che sarà uscito dal tuo forno… Complimenti, bella idea 🙂 Un abbraccio, Lidia
ottobre 17, 2014 alle 8:59 AM
Grazie Lidia. A volte fare di necessità, virtù, migliora le cose 🙂
ottobre 18, 2014 alle 7:27 PM
Bravissima la pasta senza glutine l’hai stesa benissimo! E con queste polpettine Magali direbbe che sono lasagne da leccarsi i baffi!
ottobre 23, 2014 alle 9:23 PM
Grazie Helga!
ottobre 23, 2014 alle 9:15 AM
Radici è stato il primo LP che ho comprato. Io avevo 12 anni e i 33 giri costavano 6000 lire. Poi, sono arrivati tutti gli altri: ma per Radici ho l’affetto nostalgico che si prova per il primo amore. Lo stesso di Incontro, che è proprio la rievocazione di un primo amore, cantato nei toni struggenti di uno dei più grandi poeti della storia (Guccini, non Gozzano;-). Il riferimento a Gozzano è a La Signorina Felicita (azzurre/di un azzurro di stoviglia), ma l’intero brano è fitto di riferimenti , anche di maggiore ampiezza, da Hussler a Leonard Cohen ma, come ti dicevo, il grande poeta è lui. Se ti capita di sentire anche la versione di Ligabue, in Radiofreccia, potrai apprezzarla ugualmente, anche se in un’interpretazione più ruvida.
.. e comunque, non è di Guccini che bisogna parlare , ma di lasagne e delle tue, in particolare. E, riferimento per riferimento, appena ho visto le polpettine ho pensato a Lilly e il Vagabondo e alla tenerezza di quella scena che è enfatizzata proprio da quel piatto: le lasagne, fanno lo stesso: sanno di casa, di famiglia, di buono. E tu hai sempre la marcia in più dei tuoi esperimenti senza glutine: per cui, che dirti, se non bravissima?
ottobre 23, 2014 alle 9:21 PM
Cara Alessandra dici bene, Guccini è il poeta, io la “scienziata” e tu, come sempre, la “capa”. …e fin troppo buona con me 🙂
novembre 6, 2014 alle 4:11 PM
Wow, sembra così buono e delizioso. E ‘una ricetta meravigliosa, complimenti! La famiglia apprezzerà.
novembre 6, 2014 alle 4:47 PM
Grazie