“Ieri è venuta la signorina di supplenza che è molto buona e pasiente e ha i capelli lunghi e rossi che sembra Rita Eivort, però non è lei”
(Franco P., classe quarta, Piacenza, 1954)
tratto da SPOSERÒ IL PRIMO BANCO A DESTRA
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L’incipit di questo post è motivato dal fatto che vorrei tanto parlare di quello che sta accadendo nella Scuola italiana in questo momento storico, ma mi rendo conto che non basterebbe un mese solo per elencare tutti i punti da chiarire e poi la votazione ai piani alti della politica si è conclusa poche ore fa..perciò che ve ne parlo a fare?? Eppure mi sta a cuore, come mamma, e come precaria del settore…
Veniamo, piuttosto, al dunque della ricetta, che propongo al MTC di questo mese..ovvero spaghetti gluten free (di riso e mais) al profumo di cozze conditi con pomodori ciliegino…e ringrazio Paola per questa occasione imperdibile!!
Tra parentesi vorrei sottolineare il fatto che, celiachia o no, lo spaghetto è rimasto il re indiscusso della nostra tavola, sebbene le differenze ci sono, ma basta aver un po’ di pazienza e raggiungerete gli stessi risultati dell pasta di grano duro!!
Ingredienti per due persone
Spaghetti di riso e mais 150 g
aglio 2 spicchi
olio evo qb
pomodori ciliegino freschi
cozze 400 g
origano o timo
Portare a bollore l’acqua per cuocere la pasta, salare aggiungere un goccio d’olio evo e gli spaghetti. Cuocere per il tempo riportato sulla confezione (nb la pasta senza glutine ha tempi di cottura più lunghi e bisogna rispettarli per nn avere brutte sorprese; in questo caso ho messo il timer a 10 minuti).
Nel frattempo, in una padella mettere poche gocce d’acqua e olio e due spicchi d’aglio, poi aggiungere le cozze crude, dopo averle risciacquate in acqua, su fuoco medio. Aspettare che si aprano, lentamente. Se occorre, si può flambare con del vino bianco. Aromatizzare con del rosmarino oppure timo. Dopo questo passaggio, togliere le cozze dalla padella e tenerle da parte. Non gettare via l’acqua delle cozze, perché una piccola quantità può essere utilizzata, come ho fatto io, per far cuocere i pomodori ciliegino, lavati e tagliati a dadini. Basteranno pochi minuti per ottenere un buon condimento per la pasta, l’importante è non far seccare i pomodori sul fuoco.
Colare gli spaghetti e metterli nella padella insieme ai pomodori, spegnere il fornello, mescolare un po’, aggiungendo anche le cozze, anche senza sgusciarle, per fare prima (!), impiattare subito e servire.
Con questa ricetta partecipo
al MTC n 48
perché mi sta “a cuore”…come la Scuola!
Maggio 24, 2015 alle 6:42 PM
Io vi ammiro, ammiro il lavoraccio che fate, in quanto insegnanti, in un paese che purtroppo non punta molto su quello che sta alla base degli esseri pensanti: la cultura. Mi sa che ci vogliono come masse ignoranti.. e magari belanti. Vabbè, meglio chiudere questa parentesi, e aprirne una su questo piatto di pasta gluten free. La cosa difficile è proprio raggiungere i risultati che ci si aspetterebe da una pasta di grano duro, partendo da basi ocmpletamente diverse. Ci sei riuscita alla perfezione. E sai che l’abbinamento cozze rosmarino/timo non l’ho mai fatto? E devo dire che mi intriga anche molto. Grazie mille per la ricetta e complimenti 🙂
Maggio 24, 2015 alle 8:26 PM
Carissima Paola, sono reduce da una supplenza di quindici giorni…e con questa ricetta mi son voluto sfogare,ma solo un po’…la vita da precaria lascia l’amaro in bocca, delle volte, ma la sceglierei (perché è una scelta) altre mille volte. Grazie per l’attenzione e tra il rosmarino e il timo ti suggerisco il rosmarino, ma non dimenticare l’aglio 😉
Baci
Maggio 28, 2015 alle 11:02 AM
io me ne sono andata, dalla scuola, lasciando una cattedra vinta con concorso ordinario, dopo diciassette anni di insegnamento. credevo venisse giù il mondo quando ho dato le dimissioni, a neanche 40 anni- e da allora vivo a metà: fra una professione che sento come quella per la quale sono “tagliata” e una scuola che progressivamente mi impediva di insegnare come avrei voluto. In barba ad alunni preparati e adoranti (reciprocamente). Poi ho subìto, da madre, le conseguenze che avevo voluto evitare per me, che si sono abbattute sulla testa di mia figlia. E ora son qui, che guardo a distanza riforme strampalate, che a parole non piacciono a nessuno,ma nei fatti vanno avanti,con la stessa grazia di un caterpillar- e, probabilmente, gli stessi danni.
E a questo punto ci starebbe bene un “se famo du’ spaghi?”, se non fosse che la tua proposta è molto più che un diversivo: semmai è una consolazione, buona e bella com’è….
Maggio 29, 2015 alle 5:40 PM
Ciao Alessandra, inutile dire che la tua scelta è stata davvero coraggiosa! In effetti siamo persone fortunate ad avere una Libera Professione e, di conseguenza, la possibilità di scegliere…c’è chi questa fortuna non ce l’ha e sta vivendo l’attuale situazione con ansia e angoscia. Speriamo bene, per tutti…e allora sì che è il caso di dire “famo do’ spaghi” 😉