“Sambocade dalla parola latina Sambucus” …questa ricetta si è impigliata tra i cunicoli della mia testa come un pesciolino nella rete. Non ne conoscevo l’esistenza fino a qualche settimana fa, quando l’ho trovata citata nella presentazione di un libro di pasticceria inglese su un blog che amo molto. Si tratta di una ricetta vecchia di secoli e secoli, visto che la sua prima comparsa è in un trattato di cucina inglese,The forme of the cury e risale al 1390, pieno Medio Evo…
“Take and make a crust in a trap & take cruddes and wryng out þe wheyze and drawe hem þurgh a straynour and put hit in þe crust. Do þerto sugar the þridde part, & somdel whyte of ayren, & shake þerin blomes of elren; & bake it vp with eurose, & messe it forth.”
…perciò ho pensato che si trattasse del “nonno” di tutti i chessecakes.
Anzi, dalle ultime ricerche è saltata fuori l’esistenza di ricette di cheesecakes nell’Antica Grecia, datate 200 AD.
Nella versione originale è previsto l’impiego di formaggi tipicamente inglesi come il “cottage cheese” e il “double cream”, introvabili qui dalle mie parti. La ricotta, invece, ce l’ho! Allora ho pensato di prendere questa ricetta e di fargli un bel lifting per svecchiarla e alleggerirla un po’…
Ho dovuto ricorrere ad un tool 2.0 come FoodPairing per avere un’idea sugli abbinamenti ed eventuali sostituzioni, così ho appurato che esiste un ottimo match aromatico tra il cottage cheese e lo yogurt…allora l’ho sostituito con quest’ultimo. Per il double cream ho giocato un po’ di fantasia e ho optato per il più italiano mascarpone,anche se sicuramente più “soft” come consistenza, per la verità ho chiesto consiglio ad Alessandra Van Pelt Gennaro!! Tutto vero 😉
I fiori di Sambuco, non pervenuti, li ho sostituiti con un ottimo succo di bacche selvatiche amaro una ciocca di Sambuco 100%.
L’umorismo Inglese, a sentire mio marito, ce l’ho…
ErboristicaMente. Tra le proprietà della pianta di Sambuco, c’è quella di favorire la sudorazione, favorire i processi digestivi nelle mamma che allattano, la proprietà vaso tonica, emolliente e antinfiammatoria. Inoltre è utile nelle affezioni delle vie respiratorie e nel trattamento delle allergie.
Ora non mi resta che ringraziare gli amici di Assaggi di Viaggio per la bellissima proposta; il cheesecake è stato in assoluto la prima cosa che ho imparato la prima volta che ho messo piede in cucina (molto tardi, per la verità) e, come si sa, il primo amore non si scorda mai!
NB= MI SCUSO PER LE FOTO OTTENUTE CON LO SMARTPHONE …caro Babbo Natale, regalami una REFLEX!!!
Impasto gf del guscio (teglia diametro 24 cm)
150 g di fariba di riso bio
50 g fecola di patata
90 g di burro freddo non salato
una presa di sale fino
50 ml di acqua ghiacciata
50 g di zucchero semolato
Ripieno
250 g di ricotta artigianale di pecora
250 g di mascarpone
125 g di yogurt magro
50 ml di succo di bacche selvatiche di sambuco (è un succo molto scuro e amarognolo)
3 tuorli
3 albumi
75 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
acqua di rose qb
Procedimento
Preparare l’impasto per la frolla velocemente e mettere a riposo in frigo per almeno un’ora. Successivamente, stendere la frolla con l’aiuto di fogli di carta da forno e rivestire una teglia. Ricoprire lo strato di frolla con un altro foglio di carta da forno e versare almeno due etti di ceci o fagioli, per la cottura in bianco del guscio. Saranno utili per non far gonfiare troppo la pasta frolla. La cottura in bianco si ottiene per almeno 15 minuti a 180-200°C.
Nel frattempo preparare il ripieno, separando dapprima i tuorli dagli albumi. Lavorare i tuorli con lo zucchero, fino a che non cambiano colore, e montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. (ho eseguito tutta la preparazione con una semplice frusta di metallo, senza ausilio di planetaria o frullini elettrici). Aggiungere poco alla volta ai tuorli, la ricotta, lo yogurt e il mascarpone. Successivamente aggiungere i chiodi di garofano e il succo di mirtillo. Aggiungere l’acqua di rose e poi unire gli albumi, mescolando dal basso verso l’alto, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Nel frattempo, togliere dal forno il guscio e terminare la cottura in bianco. Togliere dal guscio i legumi e la carta da forno, versare il composto nel guscio e rimettere in forno per la cottura definitiva a 175 °C per 45-50 minuti.
Ultimata la cottura, far raffreddare nella teglia e tenere in frigo tutta la notte, poi sformare e servire con dei frutti di bosco freschi.
Con questo cheesecake
partecipo al MTC n. 57
Maggio 20, 2016 alle 9:10 AM
Sembra che il lifting sia riuscito
Maggio 20, 2016 alle 10:04 AM
Ah ah…grazie!!!!
Maggio 20, 2016 alle 2:58 PM
che meraviglia la ricotta arigianale, ed è vero questo “svecchiamento” è riuscitissimo Magali direbbe da leccarsi i baffi! Baciotti e ronron H&M
Maggio 20, 2016 alle 3:20 PM
Carissimi Helga e Magali, che piacere vedervi da queste parti!!!grazie della gradita visita :-*
Maggio 20, 2016 alle 4:45 PM
Sei riuscita in un’impresa tutt’altro che facile, svecchiare una ricetta. A volte è più facile preparare una novità, ma tu, partendo da una base precisa, hai creato un cheesecake del tutto nuovo ed originale 😉
Grazie per questa ricetta
Baci
Anna Luisa
Maggio 20, 2016 alle 5:35 PM
Grazie, Anna Luisa. VERO, non facile, anche perchè sono legata a tutto un altro tipo di cheese cake…ma quando mi metto in testa qualcosa, alla fine…
Tutta testardaggine la mia, un gran brutto difetto 🙂
Maggio 20, 2016 alle 5:42 PM
Prendere un’antica ricetta, rivisitarla, andando anche a studiare come sostituire gli ingredienti che per ovvi motivi non avevi è motivo di plauso per l’impegno messo.
Grazie!
Maggio 20, 2016 alle 6:15 PM
Grazie Fabio, tutto merito della vostra proposta. Avete saputo stuzzicare le nostre capacità 🙂