Oggi vi lascio la mia ricetta per una torta senza glutine al cacao e pere.L’ideaoriginale è di Giulia Scarpaleggia del blog Jul’sKitchen.
Ingredienti
3 uova
120 g di zucchero di canna
110 ml di olio evo
45 g di cacao amaro in polvere
120g di mix di farine senza glutine
un pizzico di bicarbonato
cannella
2 pere
Pulire e tagliare le pere, una a cubetti e una a listarelle, tenerle da parte. lavorare le uova con lo zucchero e aggiungere l’olio, continuando a lavorare con una frusta. In una seconda terrina, unire la farina, il cacao, il bicarbonato e la cannella. Versare la seconda terrina nella prima e amalgamare bene. Aggiungere all’impasto le pere a cubetti.
Imburrare uno stampo (diametro 20 cm) e versare l’impasto ottenuto. Disporre le pere a listarelle sopra l’impasto cercando di formare una geometria circolare. Infornare a 190°C per almeno 45 minuti. Far raffreddare del tutto prima di affettarla.
novembre 11, 2016 alle 1:12 PM
Il tuo post mi ha ricordato un aneddoto che raccontava spesso mia nonna.
Lei diceva che da bambina aspettava tutto l’anno che arrivasse il Natale, perché sapeva che per quella festa le sarebbe stato regalato un cioccolatino. Allora quel minuscolo pezzo di cioccolata era un lusso inimmaginabile, che ci si poteva permettere appunto soltanto una volta l’anno. Adesso invece, diceva mia nonna, se ho voglia di un po’ di cioccolata vado al supermercato e me ne compro una stecca larga così e spessa così per un euro e spiccioli.
Mia nonna ci faceva questo paragone per farci capire che adesso ogni giorno é festa, ogni giorno é Natale, perché ora possiamo permetterci di fare tutti i giorni delle cose che soltanto pochi anni fa erano delle comodità inaccessibili. E quindi finiamo per darle per scontate, non le apprezziamo nella giusta misura e non siamo mai contenti. Sei d’accordo?
novembre 11, 2016 alle 2:43 PM
Si, d’accordo e come…come vorrei che, per certi versi, si tornasse in quell’epoca. Forse più poveri,ma anche più riflessivi e attenti al valore delle cose, piuttosto che al loro prezzo. Grazie per averlo condiviso nel tuo commento, ci farà riflettere e gustare ancora di più questo dolce.
novembre 11, 2016 alle 3:20 PM
Mi fa molto piacere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ho sviluppato un confronto più esteso tra l’Italia di mia nonna e l’Italia attuale in questo mio post: https://wwayne.wordpress.com/2014/10/22/poveri-ma-felici/. Grazie a te per la risposta! 🙂