Il tè verde tostato giapponese, ovvero il Bancha Hojicha, da secoli veniva coltivato nella regione di Uji. Ai giorni nostri se ne fa una coltivazione biologica che arriva comodamente nei nostri servizi da tè e conserva lo stesso aroma di sempre, un sapore morbido, non amaro e delicato. In particolare, questo tè si ottiene dalle foglie più vecchie della pianta, che sono fatte passare al vapore per guadagnare morbidezza, e, una volta asciugate nei forni a basse temperature, non subiscono più processi di fermentazione, riposano per un anno e solo allora sono pronte per una delicata tostatura.
Il Giappone non è solo la terra del tè; alla sua letteratura sono strettamente legati anche i Manga, i fumetti giapponesi esportati e tradotti in tutto il mondo a partire dagli anni cinquanta, con un notevole volume di mercato.
Nel 1978 dalla matita di Rumiko Takahashi nasce Lamù, la ragazza dello spazio. Spero di non essere l’unica a ricordarsene. Da piccola lo ricordo come un cartone animato che guardavo con piacere anche se era strano vedere questa ragazzina perennemente in bikini tigrato, mentre tutto il resto della compagnia indossava la divisa del liceo di Tokio. Una carica sensuale che quasi imbarazzava, all’epoca dei fatti. Me pudica.
Questo sexy-manga oggi è ospite non solo del mio blog ma parteciperà anche al gioco più esilarante del web (eppure non ha fatto niente di male!!) e farà la conoscenza di Susy&co. i vincitori della scorsa edizione del MTC. Al blog Coscina di pollo, infatti, l’onore e il privilegio di lanciare la sfida n.61 del MTC e loro hanno voluto giocarsela così !!!
Per comporre un tiramisù ispirato a Lamù, ho immaginato una bagna al tè Bancha Hojicha, che nulla toglie alla carica antiossidante del più tradizionale caffè, con cui ho sempre preparato questo dolce al cucchiaio. La personalità piccante di questo manga l’ho voluta rappresentare aromatizzando i savoiardi, fatti in casa senza glutine, con della polvere di zenzero. La crema, invece, è quella classica al mascarpone,zucchero e uova.
La ricetta per i savoiardi classici la trovate qui. Per i miei savoiardi non andava bene, purtroppo, perché le farine senza glutine sono dispettose, perciò, dopo una prima prova disastrosa, ho messo a punto questa ricetta:
SAVOIARDI SENZA GLUTINE ALLO ZENZERO (dosi per 24 savoiardi)
70 g albumi
60 g zucchero semolato
60 g di tuorlo
1 cucchiaino di miele mf
1 cucchiaino di vaniglia estratto liquido
40 g di mix di farine senza glutine per pane
20 g di amido di mais
zucchero per spolverare
Montare a neve gli albumi e aggiungere lo zucchero poco alla volta; in un’altra terrina lavorare i tuorli con il miele e la polvere di zenzero. Unire i tuorli agli albumi delicatamente, mescolando dall’alto verso il basso con una spatola di silicone. A parte setacciare le farine e aggiungerle al composto, lavorando fino ad ottenere una crema uniforme. Preriscaldare il forno a 180 °C. Foderare la placca da forno con della carta forno e con l’aiuto di una sac a poche, stendere i savoiardi ben distanziati e cercando di dare a tutti la stessa lunghezza di circa 8 cm. Prima di infornare, spolverare con dello zucchero, anche a velo, la superficie dei savoiardi. Infornare per 8 minuti con lo sportello chiuso. Gli ultimi 4-5 minuti di cottura, tenere lo sportello del forno aperto con l’aiuto di un cucchiaio di legno.
BAGNA AL TE’ VERDE TOSTATO
1 cucchiaino di tè verde tostato Bancha
150 ml acqua bollita
2 cucchiaini di zucchero di canna
Tempo di infusione 5-6 minuti con coperchio.
CREMA AL MASCARPONE
250 g mascarpone
80 g albumi
70 g tuorli
80 g zucchero bianco semolato
sale qb
Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale; a parte, lavorare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema schiumosa che cambierà colore. Unire i tuorli agli albumi, senza smontare questi ultimi e aggiungere poco alla volta il mascarpone, lavorando il composto con una frusta tradizionale.
Per comporre il tiramisù, ho iniziato con uno strato di crema che mi è servito per livellare il contenitore scelto (un servizio anni ’70 della mamma, di colore viola che ricordasse anche la chioma di Lamù..) e poi ho proseguito alternando strati di savoiardi imbevuti con la bagna al tè e crema. Ho tenuto in congelatore giusto il tempo di far rapprendere la crema, poi ho passato in frigo e tenuto fuori almeno un quarto d’ora prima di servire.
Non possedendo lingerie tigrata, ho puntato sull’atmosfera…e ringrazio la mia amica con la Reflex per la pazienza!!!
Per decorare ho utilizzato dello zenzero candito che potreste preparare anche a casa con questa ricetta di Laurel Evans.
Con questa ricetta
partecipo al MTC 61
“Il Tiramisù”
– Ph. A. Longo –
novembre 17, 2016 alle 10:03 AM
adoravo Lamù!!
Mi piace molto il tuo abbinamento, anche io ho usato un the nel mio tiramisù!
Da provare
novembre 23, 2016 alle 3:47 PM
Grazie!!! Lo so, tu hai realizzato un super tiramisù!!!
novembre 17, 2016 alle 8:24 PM
Bellissim la tua coppa !
novembre 23, 2016 alle 2:23 PM
Katia grazie per aver notato la coppa!!! fa parte di un set anni 70′ che mia mamma custodisce gelosamente. L’ho scelto perchè rispecchiava Lamù, come cronologia, come colore(i capelli di Lamù sono viola) e come design, abbastanza “extraterrestre” per contenere il tiramisù della ragazza dello spazio!!
novembre 21, 2016 alle 11:59 AM
la libreria piu’ famosa di Singapore e’ giapponese -e ti lascio solo imaginare i km della sezione dei manga 🙂 Bellissima ispirazione (chi se la dimentica, Lamu?) e coerente il tuo abbinamento, anche con il tocco di zenzero aggiunto per ravvivare un sapore scuro e terroso come quello del Bancha. Il senza glutine e’ sempre un plus. Brava!
novembre 21, 2016 alle 10:36 PM
Ciao Alessandra, tu porti una ventata di entusiasmo da tutte le latitudini!!!Grazie
novembre 22, 2016 alle 11:46 PM
Lamu il manga che ha incarnato le fantasie erotiche di molti adolescenti, chi se lo dimentica quel poveretto fulminato di Ataru Morobishi….e questo tiramisù con il gusto rotondo del te è semplicemente voluttuoso, poi mi è piaciuto moltissimo l’abbinamento con le scorzette d’arancia, molto creativo.
Dovevi osare di più con la fotografia, il tema animalier sullo sfondo andava benissimo ma sviluppato meglio.
Brava comunque.
novembre 23, 2016 alle 8:59 AM
Ciao cara Susy, grazie di esser passata di qui. Aspettavo la tua visita. In realtà sulle foto c’è stato un grande studio e le scorzette d’arancia sono in realtà zenzero candito.