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Avventure di una mamma blogger

Un classico dolce pasquale per la GN delle Paste di Mandorla

7 commenti

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Non è necessario lavorare con martello e scalpello, state tranquilli. Per realizzare i vostri dolci in pasta di mandorla -raffiguranti agnelli o pesci, a Pasqua i primi e a Natale i secondi- sarà sufficiente recuperare degli stampi ad hoc ed il gioco è fatto. La loro realizzazione vi regalerà una soddisfazione unica.

Beh, ovviamente la ricetta la trovate sotto. E se ne vorrete delle altre, oggi il sito del Calendario del Cibo Italiano ve ne fornirà per tutti i gusti ed esigenze. Buona Giornata Nazionale delle Paste di Mandorla, e alla prossima.

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Ingredienti e occorrente

300 g di mandorle già pulite

225 g di zucchero bianco semolato

stampo in gesso

carta pellicola

Per il ripieno

100 g di marmellata di frutti rossi o di pere

50 g di biscotti  secchi (gluten free per me)

 

1.Fate rinvenire in acqua le mandorle, scolatele e frullatele. In un tegame di acciaio a sponde alte trasferite la polvere ottenuta e aggiungete lo zucchero. Accendete il fuoco a fiamma bassa e iniziate a mescolare zucchero e mandorle, facendo amalgamare bene.Appena avvertite un aroma penetrante, togliete dal fuoco. Non bisogna cuocere.

2.Rivestite lo stampo in gesso con della carta pellicola e iniziate a trasferirvi parte del composto, pigiando con le punte delle dita per far prendere bene la forma. Con un cucchiaino, unite la marmellata alla polvere di biscotti frullati a parte, e iniziate a “farcire l’agnello”. Lo strato deve essere sottile. Ricoprite con altra pasta di mandorle, pigiando bene. Dopo 10 minuti di riposo, ricoprite lo stampo con un vassoio e poi rigirate il tutto con cura. Il vostro agnello è pronto.

  • Ripetete l’operazione una seconda volta. Otterrete il secondo agnello con le quantità assegnate.

Autore: Sonia C.

Tutto ciò che viene dalla mia cucina è cresciuto nel cuore (Paul Eluard)

7 thoughts on “Un classico dolce pasquale per la GN delle Paste di Mandorla

  1. Allora è anche alla mia portata:) Ottimo!

  2. Da noi si riempiono di cedro venduto o zuccata. Tradizioni che vanno scomparendo. Grazie per il tuo contributo e far sì che questo non accade. E grazie sempre al Calendario del Cibo italiano.

  3. Stupendo!bellissimo e poetico, complimenti!

  4. era il dolce pasquale che mi regalava mia nonna paterna,al posto dell’uovo di Pasqua- e che poi ha continuato a regalarmi mia mamma,dopo che la nonna era mancata. lo associo a tenerezza e affetti profondi. Grazie per averlo scelto,per questa giornata.

    • Grazie a te perché trovi il tempo e il modo di passare a dare un’occhiata anche sui contributi più piccoli, come questo, che, in effetti è un classico, ma proprio per questo motivo, non poteva mancare 😉

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