Mi perdonerete la foto dal cellulare, ma oggi non potevo mancare su questa tavolata virtuale, che ogni giorno il Calendario del Cibo Italiano imbandisce tutti i giorni. Trattasi delle pittole, frittelle di farina che possono essere farcite in tantissimi modi:olive, capperi, cavolfiore, oppure lasciate “bianche” affinchè il goloso di turno possa gustarle rotolate dentro il miele… Una prelibatezza semplicissima da preparare ma gustosissima, tra le preferite di mio figlio, il mio celiachetto! E già, queste in foto sono senza glutine, un piccolo miracolo che posso realizzare quando voglio, per fortuna. A dire il vero,le prepariamo solo nelle Vigilie dell’Immacolata e di Natale.
A Taranto si preparano all’alba del 22 Novembre, giorno di Santa Cecilia: è una tradizione secolare.
Ecco come prepararle:
150 g di farina senza glutine
125 g di acqua tiepida
10 g di lievito di birra
un pizzico di sale fino
olio di semi per la frittura.
Preparare l’impasto con qualche ora di anticipo, perché deve lievitare, in questo modo:sciogliere bene il lievito nell’acqua tiepida e versare poco alla volta sulla farina posta all’interno di una terrina, lavorando con una forchetta (altrimenti vi si appiccicherà tutto sulle mani!). Lasciare riposare almeno due ore con coperchio e in luogo riscaldato. Per abitudine, avvolgo la terrina con degli strofinacci per tenerla al calduccio. Trascorso il tempo di riposo, l’impasto fermentato va fritto poco per volta, usando un cucchiaino bagnato in acqua per ottenere delle pittole più piccole e tutte della stessa misura. Buon appetito.