Ci siamo! Ci sono! Doppiamente emozionata, e per la super sfida di Febbraio dell’MTC arrivato alla 70ma edizione e per la sfida sull’affumicatura casalinga proposta da Greta.
E per le mie 40 candeline, l’ho detto. Non so cosa mi prenda, sono sempre stata restia in fatto di festeggiamenti, al punto da lasciar passare inosservata pure questa tappa così importante degli Anta. Alla fin fine mi sono lasciata travolgere dal vortice dei festeggiamenti come quando ai matrimoni vieni tirato dentro il trenino, proprio tu che faresti da tappezzeria al divanetto, ma vabbé. Così oggi pubblico in concomitanza con questa ricorrenza, roba che non si ripeterà mai più,promesso.
Pubblico oggi, anche perché, se saltasse oggi, proprio non saprei quando.
Febbraio è così breve, ma così intenso.
Tant’è.
Un po’ come il piatto che vi presento oggi, non di breve preparazione, ma intenso nel gusto, nel profumo e tutto quello che vi viene in mente. Ah, si.
E’ un auto-regalo,ve l’ho detto? Mi son regalata questo menu. Mi son regalata pure mezzo Amazon…
Si, un piatto tutto per me!perché i cardi sono la sola a mangiarli in casa, e di solito non preparo mai ciò che piace solo a me. Vado sempre incontro ai gusti dei commensali, nonché co-inquilini, e congiunti, nella fattispecie marito e pargolo.
Al tonno, invece, avrei preferito le triglie, e per etica ambientale, e per sapore più delicato, e perciò sicuramente più affumicabile. I trucioli di limone sono arrivati troppo tardi,Amazon 0 Sonia 1. Ma, Santa Greta De Meo, che abbiamo spremuto fino all’osso, ci ha garantito che per l’affumicatura casalinga i trucioli non sono indispensabili, così ho usato il riso (ma anche i pop corn:). Il resto è storia.
Il tonno
- Dry rub all’origano (12 ore)
150 g trancio di tonno
1 cucchiaio di sale fino (rosa)
1 cucchiaio di zucchero grezzo
1 cucchiaio di origano locale
carta pellicola
un pesetto
Massaggiare il filetto di tonno con il mix dry rub e avvolgere nella carta pellicola, lasciato i lati aperti per la fuoriuscita del liquido. Mettere in un contenitore basso con un pesetto e tenere in frigo per un tempo opportuno. In questo caso dodici ore, controllando e svuotando il pacchetto dopo sei ore.
- Lavaggio
- Affumicatura a freddo 15 minuti
1 cucchiaio di riso
1 cucchiaio di zucchero semolato
buccia di mezzo limone bio privata della parte bianca
un pugno di timo serpillo essiccato in taglio tisana
qualche fiore di fiordaliso essiccato
carta di alluminio
cestello
Frittura
Olio di semi
pane grattugiato (per noi gluten free)
1 albume
Allestire un affumicatore utilizzando una pentola-al cui fondo riporre un cartoccio di carta di alluminio sagomato ad hoc e riempito del mix per l’affumicatura- con cestello. In mancanza dei trucioli, si può procedere con il riso. Avviare la fiamma ponendo la pentola su un fornello e quando comparirà la colonnina di fumo, togliere dal fuco ed inserire il tonno nel cestello, a distanza dal fondo della pentola, coprire velocemente con il coperchio e lasciare affumicare per il tempo desiderato. In questo caso, avendo già sottoposto il tonno a marinatura, non ho protratto troppo a lungo l’affumicatura, dovendo peraltro friggerlo. Trascorso il tempo di affumicatura, procedere con la impanatura, dopo averlo tagliato a strisce e passato nell’albume. Friggere in olio di semi portato a temperatura e mettere da parte su carta assorbente.
IL PATE’
I CARDI
1,2 kg di cardi
acqua abbondante
2 limoni
1 cucchiaino di bicarbonato.
Dopo aver messo il tonno a marinare, bisogna pulire i cardi, usando rigorosamente dei guanti, per evitare l’annerimento delle mani. Pulire bene i cardi dallo scarto, tagliarli a tocchetti e metterli subito in ammollo con due limoni affettati e abbondante acqua con bicarbonato. Dopo sei ore, cambiare acqua e rimettere dei limoni, senza più aggiungere il bicarbonato.
Il giorno dopo, prima di friggere il tonno, cuocere i cardi con il burro affumicato(vedi sotto) e dei cipollotti tritati, e poi frullarli.
Continuare la cottura per qualche minuto avendo aggiunto la ricotta affumicata. (vedi sotto).
Per preparare il paté di cardi ho scelto di affumicare a freddo solo la ricotta ed il burro, utilizzando lo stesso sistema illustrato sopra, ma sostituendo alcune spezie, come elencato di seguito.
La ricotta
- Affumicatura a freddo per 20 minuti
100 g di ricotta light sgocciolata
1 cucchiaio di riso
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di tè verde tostato Hojika
1 cucchiaio di timo serpillo taglio tisana
carta di alluminio
Il burro
125 g di burro a T ambiente
sale q.b. per lavorare il burro
Affumicatura a freddo 30 minuti
1 biccherello di pop corn non salati
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di tè verde tostato Hojika
1 cucchiaio di fiori essiccati di fiordaliso
carta di alluminio
Comporre il piatto, cominciando dal paté, su cui adagiare il tonno. Decorare con petali di fiordaliso e servire caldo.
PS= anche freddi i cardi sono sempre oltremodo buoni!!
Con questa ricetta partecipo al MTC 7o
l’Affumicatura casalinga.
Per approfondire, vi segnalo questo articolo di Maria Pia, che ringrazio!
febbraio 16, 2018 alle 1:22 PM
Non ho mai assaggiato i cardi e ne ho sempre avuto un timore reverenziale: chi dice di immergerli in acqua in cui va disciolta un po’ di farina, tu fai un bagno in acqua e limone col bicarbonato… Non so dirti perché, ma è una verdura che ho “paura” a cucinare.
Epperò con la tua ricetta mi hai incuriosita…
febbraio 16, 2018 alle 1:25 PM
Maria Pia, tesoro, non puoi non conoscere il sapore dei cardi, proprio tu, fidati di me. E’ vero, è difficile soprattutto pulirli, senza annerirsi le mani, ma non c’è paragone al gusto già di per sè affumicato che hanno. Li ho scelti apposta. Devi provarli, assolutamente ❤
febbraio 16, 2018 alle 10:46 PM
Ammetto di non conoscere il gusto dei cardi anche perché non ho avuto mai l’occasione di trovarli però il tuo piatto mi piace proprio e quel tonno lo assaggerei molto volentieri
Bravissima e ti sei regalata proprio un bel piatto gusto
Tantissimi auguri Manu
febbraio 17, 2018 alle 11:00 AM
Ciao Manuela, i cardi sono un prodotto stagionale, si trovano in pieno inverno…anche se alcune produzioni locali, dalle mie parti, durano fino a primavera inoltrata. Spero tu riesca prima o poi a gustarli, sono buonissimi :))
febbraio 16, 2018 alle 11:31 PM
Ma che regalone! Ne offri un po’ agli amici? Un abbraccio ed ancora auguri, Sonia.
febbraio 17, 2018 alle 11:00 AM
Certo che sì, questi però sono finiti ;-))) Grazie Katia!!
febbraio 17, 2018 alle 8:07 PM
adoro i cardi, li mangerei in ogni modo, impanati e fritti, in parmigiana, gratinati con la besciamella, anche solo bolliti senza nient’altro. Peccato che la stagione duri così poco e che qui si trovino solo sotto Natale. Il tuo paté mi attira tantissimo e immagino la tua soddisfazione per questo piatto e questa sfida capitati per il tuo compleanno. A proposito, non preoccuparti, se è vero che la vita inizia a 40 anni, hai appena cominciato… Complimenti e auguri ancora Sonia!
febbraio 18, 2018 alle 11:39 AM
Ma grazie, cara Giuliana!!!!Finalmente c’è chi ama i cardi quanto li amo io. Allora dici che sono all’inizio?! Grazie:))
Pingback: Come rivisitare un Bloody Mary. L’affumicatura a caldo del pomodoro. | GiocaSorridiMangia
febbraio 19, 2018 alle 1:13 PM
Complimenti. Mi sembra un’ottima ricetta e sicuramente da provare. Certo la foto invoglia parecchio e data l’ora….
febbraio 19, 2018 alle 1:17 PM
Grazie Giusy!!
febbraio 22, 2018 alle 1:26 PM
Ottimi i cardi e perfetta la scelta del tonno , anche perché le triglie sono così seccanti da pulire! Molto invitante.
febbraio 22, 2018 alle 5:36 PM
Grazie mille, mi fa piacere che ti sia piaciuto!!
febbraio 28, 2018 alle 9:34 AM
amo i cardi e fino ad oggi credevo di averli provati davvero in tutti i modi… ma tu hai trovato soluzioni creative e nuove. Questa affumicatura ti ha conquistato ed è stato divertentissimo leggere anche il tuo post. E se inauguri i tuoi 40 anni con questo entusiasmo, fortunato chi ti sta attorno! Ancora mille auguri!
febbraio 28, 2018 alle 11:09 AM
Grazie Ale, è il caso di dire che questo commento è la ciliegina sulla torta iii
febbraio 28, 2018 alle 10:58 AM
Sonia ho perso il conto dei commenti che ti ho lasciato, ma dove li faccio finire? Sono un casino scusami 🙂 sono stra felice che questa tecnica ti abbia colpita, io la adoro e la uso spessissimo, spero sia entrata a far parte della tua cucina, grazie 🙂
febbraio 28, 2018 alle 11:11 AM
Ciao Greta, ho controllato puntualmente anche tra gli spam. E niente. Però eccoti, finalmente, e grazie per tutte le volte che sei passata di qua. Santa, subito.