Con la ricetta di oggi torniamo al consueto appuntamento con Il club del 27 anche se, eccezionalmente, abbiamo deciso di pubblicare con due giorni di ritardo, per raggiungervi proprio tutti.
Con questa semplicissima ricetta apriamo anche la stagione estiva, vacanziera e spensierata.
Procuratevi del Campari e delle arance (o meglio del succo d’arancia), degli stampini per ghiaccioli, anche realizzati artigianalmente. In questo ultimo caso andranno bene anche dei bicchierelli, e, se siete sprovvisti degli stecchi di legno, siate creativi con ciò che trovate in casa (cannucce, cucchiaini o stuzzicadenti per aperitivi faranno al caso vostro).
La fantasia è la pazza di casa. cit
Io approfitto dell’occasione per presentarvi il drago Roberto.
É un racconto brevissimo e poco riuscito , nato sotto l’ombrellone. Avrebbe dovuto realizzarlo mio figlio, ma poi indovinate come è andata a finire?
“Mamma, io vado a giocare in acqua, il racconto puoi scriverlo tu?”.
La ricetta la troverete dopo il racconto.
Buona Estate.
Il drago Roberto, che in un tempo molto lontano
aveva sempre fatto bene il suo lavoro
di sputare fuoco,
un bel giorno si convertì,
ebbe rimorso per tutte le foreste che aveva devastato,
per le principesse che aveva rapito
e segregato nelle torri del paese di Focù,
per i bambini a cui aveva bruciato i giochi
e lasciato in ricordo tanto fumo negli occhi.
E così, satollo delle sue opere nefaste,
iniziò una CURA,
messa a punto su misura per lui
dalla fata Miranda.
La terapia, tutto sommato, non era così malvagia,
e consisteva nell’ingurgitare quotidianamente
tanti ghiaccioli quanti il suo pancione riusciva a contenere…
ma il drago Roberto non sapeva
quale sarebbe stato l’epilogo
di questa storia, e così, ghiacciolo dopo ghiacciolo,
il drago divenne sempre più piccolo,
sempre più impalpabile
e finì col diventare la decorazione
della collezione di porcellane giapponesi di Miranda.
Tutto sommato fu una buona morte per una vita così “infuocata”.
Campari Orange Pops (ricetta tratta da Women’s Weekly Food)
-150 ml di Campari Mix
–225 ml di succo d’arance
-85 g di sciroppo di zucchero
Per lo sciroppo:
-250 g di zucchero semolato
-250 g di acqua bollita
- Mescolate bene tutto, riempite i vostri stampini e congelate per una notte.
- Per fare lo sciroppo allo zucchero, unite in parti uguali acqua e zucchero e mescolate su fiamma bassa fino a quando lo zucchero si dissolverà.
giugno 29, 2020 alle 10:30 AM
Sono innamorata del colore dei tuoi ghiaccioli! oggi sono orange anche io 🙂
giugno 29, 2020 alle 12:03 PM
Questi li devo rifare!!! Devo essere favolosi!
giugno 29, 2020 alle 12:09 PM
Troppo forti, sia i ghiaccioli che il racconto 🙂
giugno 29, 2020 alle 12:30 PM
Un dubbio mi inquieta: se un drago viene trasformato in porcellana, che cosa accadrà a un uomo che si rimpinzerà di ghiaccioli? Occorre fare una prova empirica. Vorrà dire che mi sacrificherò. Che sia chiaro, però: lo faccio solo per la scienza 😉
giugno 29, 2020 alle 1:31 PM
Aspetto la tua candidatura per accedere al campione di prova 😉
giugno 29, 2020 alle 3:04 PM
siamo andati con la stessa ricetta stavolta!!!! i tuoi sono piú arancioni dei miei, perché purtroppo le arance brasiliane non hanno il colore (e né il profumo) di quelle nostre italiane…. ciaooooooo
giugno 29, 2020 alle 3:22 PM
Mi avevano colpita e li volevo fare, poi ho immaginato le mie figlie ubriache e ho desistito 😀 Sono bellissimi, complimenti. Un bascio
giugno 29, 2020 alle 3:42 PM
belli freschi e colorati i tuoi ghiaccioli! Sai che a me i draghi sono stati sempre simpatici?
giugno 29, 2020 alle 6:12 PM
Bella la storia di Drago Roberto! Mi sa che te la rubo per il mio nipotino, Lorenzo. I ghiaccioli, invece, li rifaccio per me. Ciao, Sonia.
giugno 29, 2020 alle 6:31 PM
Onorata!!!
giugno 30, 2020 alle 10:49 PM
La storia del drago è bellissima, complimenti! Ma complimenti anche per i ghiaccioli che prossimamente saranno anche tra le mie mani 😉
Un abbraccio
luglio 1, 2020 alle 3:33 PM
Che cosa c’è di più estivo di un ghiacciolo? E quali ghiaccioli sono più invitanti di questi?