La cucina afro americana è tante cose.
Conoscerla e promuoverla non solo è un arricchimento personale, ma è uno stile di rapportarsi.
A chi? A cosa?
Ad un passato che per molto tempo la volontà di pochi ha voluto che fosse cancellato. Ad una cultura che invece, a dispetto di tutto e tutti, ha avuto la capacità di ricomporsi, dopo un’eradicazione coatta e cruenta, e sappiamo tutti di cosa si sta parlando. Queste “caramelle dei tempi di magra” sono un dolce emblematico, la ricetta è stata raccolta dopo uno studio appassionato di due secoli di eredità, dall’autrice Toni Tipton-Martin, probabilmente perché, senza queste candies sarebbe mancata la voce di qualcuno di prezioso, che oggi invece risuona per le strade di New Orleans come le note di una musica gioiosa, allegra, ricca di vita. Per tutti questi motivi partecipo al Redone di Aprile con questa chicca!
Di chiaro gusto francese, queste piccole pralines di noci pecan saranno la vostra rovina e la vostra salvezza, come lo sono state per me, che ho voluto e dovuto prepararle due volte, perché le prime non sono arrivate alla foto (e infatti queste in foto sono fatte con le più comuni noci, perché non avevo più pecan!)
Non è il primo appuntamento con questa cucina. Se volete approfondire il discorso, qui trovate un piatto tipico di un altro rivolo afro americano, ma oggi propongo praline per tutti!
PRALINES (traduzione di Stefania Orlando)
ricetta tratta da Jubilee di Toni Tipton-Martin
Ingredienti per circa due dozzine
300 g di brown sugar
300 g di zucchero semolato
3 cucchiai di melassa (o dark corn syrup)
250 ml di panna fresca da montare o latte intero
80 g di burro
250 g di noci pecan tostate e spezzettate grossolanamente
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
- Foderare una teglia con carta forno e lasciare da parte.
- In un pentolino a fondo spesso mettere i due tipi di zucchero, la melassa e la panna (per me latte) e porre su fuoco medio/alto, mescolando finché lo zucchero si scioglie.
- Portare a bollore e far cuocere per circa 5 minuti finché il composto addensa un po’ ed una goccia fatta cadere da un cucchiaio in una ciotola di acqua fredda si addensa subito in una pallina morbida (io ho usato un termometro da cucina, il composto deve arrivare a 116 gradi Celsius).
- Fare molta attenzione in questa fase perché lo zucchero a queste temperature può provocare ustioni molto serie.
- Togliere da fuoco e immediatamente unire le noci pecan, il burro, il sale e la vaniglia.
- Mescolare vigorosamente con un cucchiaio di legno per almeno due o tre minuti, finché il composto prende consistenza.
- Lavorando con una certa velocità versare cucchiaiate colme di composto sulla teglia preparata.
- Far riposare finché le praline saranno completamente fredde.
- Conservare in un contenitore ermetico.
NOTE MIE
La ricetta è perfetta, ma bisogna aver manovrato lo zucchero almeno una volta nella vita, prima di accingersi a sperimentare. Occorre più del tempo indicato, in effetti e se non avessi avuto il termometro da cucina, forse avrei rischiato di bruciare la melassa, fondamentale secondo me.
Per motivi tecnici (la foto) ho rifatto due volte la ricetta, usando le comuni noci, ma non danno quello stesso aroma delle pecan tostate! La differenza c’è e qualcuno doveva pure verificarlo, o no?
Voi potreste comprare il doppio di noci pecan, così, volendo ripetere, sarete in vantaggio, mentre il resto degli ingredienti è più reperibile, anche se la melassa (venduta in vasetti da almeno 300 g) l’ho trovata in un negozio ad hoc e non al super.
Non ultimo, queste praline sono gluten free. Vi occorre sapere altro per scatenarvi?
aprile 9, 2021 alle 9:53 AM
Queste praline sono nella mia to-do list, ma per dopo, molto dopo…. sto per raggiungere l’obiettivo della dieta e non posso permettermi sgarri al momento, ma quando sarò nella fase di mantenimento e potrò concedermi qualche coccola, saranno sicuramente mie!
Foto golosa per delle praline che erano già invitanti di loro.
Un abbraccio!
aprile 9, 2021 alle 4:09 PM
Grazie di tutto Maria Pia !!!
aprile 9, 2021 alle 4:05 PM
E noi ti ringraziamo per aver dovuto, ehm, sperimentare anche con le noci tradizionali 🙂 sono proprio una rovina, hai detto bene…grazie Sonia!
aprile 9, 2021 alle 4:10 PM
Gli esperimenti sono sempre conferme!!! Confermo la versione originale con le pecan, è insuperabile. Grazie a te !
aprile 12, 2021 alle 8:54 PM
Sonia, grazie per esserti sacrificata… :)))
Ma ne è valsa la pena!
aprile 14, 2021 alle 7:05 PM
un sacrificio gradevole 😉