L’estate appena trascorsa già mi manca, saudade… ma riprendere la routine settembrina non mi spiace poi tanto, e forse è la prima volta che non sono particolarmente atterrita. Eppure non posso dire di aver staccato completamente la spina; gli impegni professionali non sono mancati, magari ve ne parlerò nei prossimi post. Oggi non voglio appesantire questo ritorno sul blog, anche perché c’è un motivo ben preciso se sono qui ed è la ripresa del Redone. Torno con la ricetta di un risolatte indiano molto speziato, pensato per la colazione, se non fosse che l’ho servito come dessert dopo cena (ad una nuova cavia) e poi l’ho gustato scaldato il giorno successivo come spuntino pomeridiano (consigliatissimo). A colazione preferisco ancora il mio caffè nero e fumante, ma questo risolatte non sottovalutatelo!
Saffron breakfast kheer da Anna Jones, The Modern cook’s year
traduzione di Biagio D’Angelo.
Ingredienti
-150 g di riso integrale, a chicchi lunghi –
-100 g di anacardi
-50 g di mandorle spellate
-1 litro di latte di mandorla (senza zucchero)
-6 bacche di cardamomo
-100 g di uva passa chiara
-1/4 di cucchiaino di zenzero in polvere
-un pizzico di pistilli di zafferano, immerso in 50 ml di acqua bollente (ho usato 1 cucchiaino di zafferano in polvere)
-1 bastoncino di cannella
-2 cucchiai di miele
PER SERVIRE
la scorza di 1 lime non trattato
una piccola manciata di chips di cocco tostate
Metodo
- Immergere il riso in una ciotola, e le mandorle e gli anacardi in un’altra, in acqua fredda per almeno 30 minuti, meglio se una notte intera.
- Il giorno dopo, scolare il riso e metterlo in una pentola con il latte di mandorla e 500 ml di acqua e portare a ebollizione.
- Cuocere per 20 minuti, finché il riso non si sia gonfiato e il liquido non si sia ispessito un po’.
Nel frattempo, scolare le noci e tritarle finemente. Pestare le bacche di cardamomo in un mortaio e con un pestello separare i semi profumati, dai baccelli e macinare i semi fino a quando non si ottenga una polvere. - Dopo 20 minuti aggiungere al riso gli anacardi, l’uvetta, le spezie e il miele, e cuocere per altri 15 minuti fino a che non si abbia un riso denso e cremoso, a metà tra il budino di riso e il porridge. Il kheer deve essere morbido, cremoso e non troppo spesso. Se sembra che si stia ispessendo troppo in fretta, abbassare il fuoco e versare un po’ d’acqua bollente da un bollitore.
- Servire in ciotoline con del lime grattugiato e delle scaglie di cocco tostato.
- Se amate le cose dolci, aggiungete del miele in più o dello sciroppo d’acero.
NOTE MIE
Questo risolatte probabilmente diventerà il mio comfort food autunnale, soprattutto dopo aver scoperto che nella tradizione ayurvedica è considerato un acceleratore del metabolismo, a cui va aggiunto il fatto che lo zafferano è apportatore di buon umore, ma questo ve l’ho raccontato un sacco di volte.
Sul metodo di preparazione nulla da eccepire, giusti i tempi e le quantità. Oltretutto, questo l’ho preparato con un ammollo di appena un’ora, perché volevo servirlo dopo cena come dessert, ed è andata benissimo. In effetti, l’unica riserva che ho è quella di proporlo a colazione, ma temo sia una questione di gusti ed abitudini.
Il consiglio è quello di prepararlo e gustarlo in compagnia. Evviva il Redone.
La ricetta è PROMOSSA
settembre 6, 2021 alle 10:11 AM
Dev’essere buonissimo, da provare! Bentornata al Redone! 🙂
settembre 6, 2021 alle 6:39 PM
Bentrovate!
settembre 6, 2021 alle 9:17 PM
Sonia, che bella ricetta che hai scovato!
Concordo con te, a colazione no… però non male come idea per un dessert.😋
Ma che bella la tovaglia che hai!!! 🥰