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Avventure di una mamma blogger


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Carrot Mug Cake per il Club del 27

Come passa il tempo! Solo ieri le luci natalizie riempivano le strade e le case, ora siamo a fine gennaio di un nuovo anno e questo primo mese è volato letteralmente, tra impegni lavorativi e nuovi propositi! Per fortuna il Club del 27 porta il tempo sul mio Blog, la mia personale valvolina di sfogo. Ma Gennaio è anche il mese dedicato al vegan. Sicuramente avrete lettola parola Veganuary sui Social e nelle vostre newsletter, o no? Beh, noi siamo qui pronti a farvi recuperare la lacuna oppure darvi gli ultimi spunti.

Io penso che anche i non vegani dovrebbero, ogni tanto, diminuire il consumo di carne per una scelta di ecosostenibilità, perciò vi invito a provare le nostre ricette e lo stile vegano un paio di volte al mese, che ne dite?

Per voi ho scelto un dolcino super veloce, una torta in tazza alle carote e uvetta che si prepara in due minuti nel microonde, pronti?

Carrot Mug Cake

  • 4 cucchiai di farina auto-lievitante (per noi glutenfree)
  • 2 cucchiai di zucchero semolato
  • una presa di cannella
  • una presa di noce moscata
  • 1/2 carota grattugiatafinemente
  • 1 cucchiaino di uvetta
  • 4 cucchiai di latte di soiaaromatizzato
  • 1 cucchiaio di olio di girasole
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 cucchiaio colmo di formaggio spalmabile vegano
  • 2 cucchiaini di zucchero a velo confezionato

PROCEDIMENTO

  1. mescolate farina, zucchero e spezie dentro una tazza da miccroonde
  2. aggiungete la carota e l’uvetta sultanina fino a ricoprirle bene nella farina
  3. versate il latte di soia, l’olio e la vaniglia mescolando per ottenere un impasto denso, assicurandovi di inglobare ogni parte di ingredienti secchi rimasti sul fondo della tazza.
  4. Inserite la tazza nel microonde e fate cuocere per un paio di minuti al massimo della potenza
  5. Nel frattempo, lavorate il formaggio con lo zucchero a velo, un cucchiaino alla volta.
  6. con delicatezza, togliete la tazza dal microonde e lasciate riposare un minuto. Ricoprite col frosting al formaggio e mangiate

Con la tessera n. 100 partecipo al Veganuary del Club del 27


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Cacao nibs cookies per il club del 27

THE NEW COOKIE – NO BAKE RECIPES di MOLLY MILLS è dedicato al cibo raw, senza cottura. Lo abbiamo sfogliato questo mese insieme al Club del 27, alla ricerca di ricette sfiziose che non impegnassero nella cottura, di nessun tipo. Gli ingredienti si assemblano a crudo, legandosi attraverso olii vegetali e senza intervento di uova o latte animale.

Un regime molto peculiare, quello crudista, ma non per questo motivo poco percorribile.

Ho scelto questi biscottini a base di scaglie di cacao crudo, nibs per gli addicted, legate insieme dai datteri e la farina di mandorle e adatti sia a vegani che a non-vegani, celiaci ed intolleranti il lattosio. Inoltre hanno un buon apporto in proteine, fibre e sali minerali.

Al di là degli aspetti nutrizionali, il risultato è stato irresistibile, per grandi e piccini.

Se siete curiosi e volete provare il gusto raw, non dovete che seguire queste semplici operazioni.

Ingredienti

115 g di farina di mandorle

40 g di pasta di sesamo

115 g di datteri denocciolati

30 g di nibs di cacao crudo

1 pizzico di sale

  1. Frullate le mandorle finemente
  2. Aggiungete i datteri e continuate a frullare fino ad amalgamarli, poi aggiungete il sale e la pasta di sesamo, continuando a frullare fino ad ottenere un composto omogeneo.
  3. Trasferite il composto in una ciotola e versateci dentro le nibs di cacao. Foderate una teglia per biscotti con carta da forno.
  4. Formate 16 palline e pressatele ( io ne ho ottenute il doppio).
  5. Servite subito o tenete un po’ in fresco



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La mia Pomegranate Molasses Cherry Cake in versione gluten free per il Club del 27

Le ricette di questo mese, proposte dal Club del 27 con un giorno di anticipo sulla solita data, sono tratte dal libro Fruit Cake di Jason Schreiber, uno dei più noti e influenti food stylist di New York. Ho scelto quella alla melassa di melagrana e ciliegie disidratate perché è stato un colpo di fulmine.

Ahahah…

La melagrana è un frutto che ha sempre attirato il mio interesse, sin da piccola, sia per il colore, sia per l’eleganza dei suoi fiori e la sua mediterraneità, sia per il fatto di offrirsi in tanti chicchi. In realtà pare che qualcuno li abbia contati e risultino essere 615, almeno nella tradizione ebraica, che li equipara al numero delle perle di saggezza raccolte nella Torah.

Frutto sacro presso gli antichi Greci, la melagrana offre molti benefici anche da un punto di vista nutrizionale con un discreto apporto di polifenoli e vitamine.
In particolare, la ricetta di oggi ci permette di gustarla fuori stagione, in quanto è presente come melassa, che potete preparare da voi in autunno oppure acquistare già pronta e a cui si aggiungono le ciliegie disidratate in pezzi, per variare la consistenza e la nota acidula. Adatta certamente ad una colazione energetica e salutare, ma a mio avviso anche per festeggiare un compleanno in pochi intimi, come ho pensato di fare io!!!
N.B. La mia versione è senza glutine per esigenze di salute.

Pomegranate Molasses Cherry Cake
tratto da Fruit Cakes di Jason Schreiber

Ingredienti

100 g di ciliegie disidratate
242 g di melassa di melagrana
125 ml di succo di melagrana
15 g di zenzero fresco grattugiato
187 ml di olio di semi di girasole
284 g di farina (per me senza glutine)
8,4 g di zenzero in polvere
5 g di cannella in polvere
2 g di mix di spezie all spice
1,2 g di pepe nero in polvere
3 g di bicarbonato di sodio
1,5 di sale
2 uova
159 g di zucchero grezzo

Cocktail*
30 ml di succo di melagrana
30 ml di rum bianco
30 ml di liquore all’arancia

*mantenendo la proporzione, meglio prepararne un po’ di più secondo me.

Per servire
Gelato alla vaniglia (potreste provare il mio gelato dello scrittore alla vaniglia e rum).

  1. Tagliuzzate grossolanamente le ciliegie disidratate.
  2. In un pentolino, unite le ciliegie, la melassa, il succo e lo zenzero grattugiato al momento. Scaldate fino a che non si formeranno bollicine ai bordi, mescolando per far disciogliere la melassa. Mettete da parte a raffreddare.
  3. Preriscaldate il forno alla temperatura di 170°C. Ungete con un po’ d’olio di semi una teglia da forno 20x10x5 cm (in vetro o ceramica).
  4. In una ciotola della giusta capienza, unite la farina, lo zenzero in polvere, la cannella, il mix di spezie, il pepe, il bicarbonato ed il sale.
  5. In una ciotola più grande, lavorate insieme olio, uova e zucchero fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungete lo sciroppo di melagrana fatto raffreddare, e successivamente gli ingredienti secchi con una spatola.
  6. Versate il composto nella teglia unta precedentemente e infornate per 1 ora, o comunque fino a cottura ultimata, verificandola con un tester.
  7. Nel frattempo, preparate il cocktail mescolando il succo di melagrana, il rum ed il liquore all’arancia.
  8. Dopo averla sfornata, bucherellate la sua superficie a spazi regolari di almeno 2,5 cm. Versateci poi sopra lentamente il cocktail.
  9. Lasciate che la torta raffreddi del tutto. Se lo preferite, servitela accompagnando con del gelato come vi suggerivo sopra.

Come si conserva
Potete tenere a temperatura ambiente la torta, fino a tre giorni, se ben coperta.


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Chocolate, olive oil and rosemary cookies with almonds per il Redone di Febbraio

Ve lo ricordate “Criminali da strapazzo”? Quel film di Woody Allen in cui il protagonista, Ray, uscito dalla galera, ebbe l’idea del colpo della sua vita?

Bene.

Non è di lui che ci interessa parlare, ma della simpaticissima Frenchy, la moglie estetista che, coinvolta nella realizzazione del colpo, si rende utile facendo ciò che le riusciva meglio: sfornare biscotti. Aprire un negozio di biscotti casalinghi fu, infatti, l’attività di copertura che avrebbe dovuto permettere a Ray e ai suoi soci di costruire un tunnel sotterraneo per raggiungere il caveau della Banca adiacente al locale (vi ricorda qualcosa?)…ma furono i biscotti a spopolare e far diventare ricca la simpatica coppia.

Sembrerebbe quasi voler dire: quando tutto nella vita andrà storto, fate come Frenchy, mettetevi a sfornare biscotti!

L’avrò presa troppo alla lettera? Però oggi ne è valsa la pena visto l’appuntamento imperdibile con il Redone!!Perciò la scelta è caduta su dei cookies piuttosto originali, senza burro e green..ma non troppo.

Ecco a voi la ricetta che ho voluto replicare. Che li abbia preparati anche Frenchy nel suo negozio??!Non lo sapremo mai!

Post dedicato al mio amico alleniano.

Che siano questi di Sue Quinn oppure no, provate la ricetta: non ve ne pentirete.

Chocolate, olive oil and rosemary cookies with almonds (in versione gluten free).

da “Cocoa”, di Sue Quinn

Tradotto da Alessandra Corona

Ingredienti

per circa 16 biscotti senza glutine.

  • 140 g di farina 00 (per me farina di riso + mix pane Schar)
  • 20 g di cacao in polvere
  • 1 cucchiaino di rosmarino tritato molto finemente (quasi polvere per me)
  • 1/4 di cucchiaino di bicarbonato
  • 1/4 di cucchiaino di sale
  • 60 ml di olio extravergine di oliva
  • 120 g di zucchero di canna chiaro
  • 1 uovo grande
  • 120 g di cioccolato fondente (al 60-70%) tritato grossolanamente
  • 20 g di mandorle pelate e tritate grossolanamente  

Preriscaldate il forno a 180 gradi e rivestite di carta forno una o due teglie.

Mescolate in una ciotola la farina, il cacao, il rosmarino, il bicarbonato e il sale.

Montate le uova con l’olio e lo zucchero utilizzando le fruste .

Cercate di incorporare più aria possibile lavorando l’impasto per almeno cinque minuti.

Incorporate anche la farina e metà del cioccolato.

Mettete l’impasto in frigo e fate riposare per un’ora.

Prelevate dei pezzi di impasto della grandezza di una grossa noce e formate delle palline lavorando con le mani umide, poiché l’impasto sarà leggermente appiccicoso (io ho dosato con un cucchiaio).

Disponetele sulle teglie distanziandole circa 5 cm l’una dall’altra, quindi appiattitele fino a ottenere dei dischetti di circa 6 cm di diametro.

Completate aggiungendo sulla superficie dei biscotti il cioccolato rimasto e le mandorle.

Cuocete i biscotti in forno caldo per 12 minuti.

Sfornate i biscotti e fateli raffreddare in teglia prima di trasferirli su una gratella per dolci.

Note:

-Consiglio di utilizzare un cucchiaio per modellare le palline, perché è davvero un impasto ingestibile, specialmente nella versione senza glutine qui sopra.

-Tempistica eccellente, ma non accenderete sul serio il forno come prima operazione, eh?! Non c’è fretta!!

-Il mio rosmarino era polvere e consiglio vivamente questa forma, in quanto ritrovarsi rametti tra i denti non è una cosa simpatica.

-Avevo meno cioccolata fondente di quanta richiesta e, di domenica, non mi andava di uscire a comprarla, viste anche le limitazioni da DPCM in zona arancione, per questo motivo ne ho impiegato di meno e ho ottenuto un cookie senza dubbio un po’ più asciutto, ma non meno buono, ve lo garantisco.

La ricetta per me è semplicemente

P R O M O S S A!


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Vellutata di zucca e mandorle per il club del 27 di Ottobre

Martedì 27 ottobre 2020, un anno da dimenticare! Ma, c’è sempre un “ma”.

Il Club del 27 torna puntuale a farvi sognare con tante ricette…what else?

Non vi resta che l’imbarazzo della scelta.

Eccovi la ricetta scelta tra quelle di Ottobre proposte nel Club del 27 ed è di Arianna Mazzetta.

Vellutata di zucca e mandorle

Per 4 persone:
1 kg di polpa di zucca a cubetti 500 ml di brodo vegetale
300 ml di acqua
200 g di yogurt greco
1 spicchi d’aglio
1 cipollotto rosso, tagliato molto sottilmente
2 cipolle dorate (300 g circa), tagliate finemente
30 g di zenzero fresco, grattugiato
40 g circa di mandorle, sminuzzate a coltello
1 cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 stecca di cannella
olio extravergine di oliva


In una pentola, riscaldate l’olio a fuoco medio, aggiungete le cipolle dorate e fatele cuocere per circa 8 minuti o fino a quando non risulteranno morbide.

Aggiungete lo zenzero, il cumino, il coriandolo ed la stecca di cannella, mescolate e fate insaporire per qualche secondo. Aggiungete la polpa di zucca, il brodo e l’acqua e portate a bollore, abbassate il fuoco e fate cuocere per almeno 20 minuti. Rimuovete la stecca di cannella e lasciate riposare per 10 minuti.

Nel frattempo, mescolate lo yogurt con lo spicchio d’aglio grattugiato.
Frullate la zucca fino a quando non sarà vellutata e liscia. Rimettete su fuoco e scaldate.
Servite in 4 ciotole con lo yogurt all’aglio, il cipollotto rosso e le mandorle.


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Cavatelli senza glutine con baccelli di fave e code di porro, gli scarti in cucina per l’MTChallenge.

Grazie ad Alessandra e Greta abbiamo l’occasione di rivivere tutta la gioia di cucinare per l’MTC in un’edizione straordinaria e senza pubblicazione sul sito, insomma tutta per noi e per chi ci vuole bene.

Il tema della “sfida” è la cucina degli scarti, o meglio un condimento per pasta secca ottenuto con ciò che normalmente finirebbe a fermentare nel compost, che sia di origine animale o vegetale.  Nel mio caso ho colto l’occasione di aver ricevuto in regalo delle fave fresche, di stagione e coltivate senza trattamenti chimici in proprio, per cui ho voluto provare per la prima volta a realizzare un condimento a base di baccelli, dopo la sgranatura. Avendo anche degli scarti di coda di porro, li ho utilizzati insieme ai baccelli, ottenendo qualcosa di davvero gustoso. Che sorpresa è stata! Ho considerato scarto anche qualche cucchiaiata di acqua di cottura dei ceci che stavo preparando, l’acquafaba che ho utilizzato in mantecatura.

I cavatelli sono di riso e mais, prodotti da Farabella, un’azienda che ormai spesso abita i nostri piatti, avendo un piccolo buongustaio celiaco a tavola con noi.

I baccelli di fava sono molto più ricchi di proteine e fibre rispetto alle fave stesse, il nome faba sembra derivare dall’arabo habba o da un’antica voce indo-europea bhabha, che significa “qualcosa che si gonfia”.¹

Aneddoto. Nel 1500 era consuetudine del Capitolo metropolitano nominare gli “ufficiali” e i nuovi componenti, adoperando per la votazione dei bussolotti, uno di fave nere e l’altro di fave bianche. Da qui nel barese il modo di dire, ancora utilizzato, <<Com-a le fave du Capìddue>> per indicare l’esattezza del conteggio.

¹Presi in Ortaggio di M.Renna e P. Santamaria

 

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Cavatelli ai baccelli di fava

Per due persone:

160 g di cavatelli Farabella senza glutine

3 baccelli di fava già sgranati

coda di porri qb

1,5 litri d’acqua da aromatizzare con alloro

15 g di olio d’oliva

2 cucchiaiate di acquafaba di ceci (se non ne avete utilizzate l’acqua di cottura della pasta)

caciottina mista qb  e crostini per servire

semi di papavero (facoltativi)

Portare a bollore l’acqua insieme ad una foglia di alloro e poco sale. Raggiunto il primo bollore, aggiungere i baccelli di fava, già sgranati, ben lavati e fatti a piccoli pezzi. Sbollentare per 5 minuti.

Togliere i baccelli dall’acqua aromatizzata (che sarà diventata verde) e riutilizzarla per la cottura dei cavatelli.

Intanto, far andare in una padella antiaderente unta di olio d’oliva – almeno 10-15 grammi- i baccelli cotti insieme alle code di porro.

Mentre i cavatelli sono in cottura, al massimo 9 minuti, frullare il condimento e riportarlo nella padella antiaderente per la mantecatura.

Dopo aver scolato la pasta, mantecate lontano dal fuoco accompagnando con due cucchiaiate di acqua di cottura dei ceci, che io avevo già disponibile, ma si può sostituire con acqua di cottura della pasta, che è ben aromatizzata.

Completare il piatto con scaglie di caciottina mista grattugiata al momento. Si può servire con dei crostini sbriciolati e spolverare con dei semi. Io ho utilizzato quelli di papavero.

 


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Cheesecake leggero ai mirtilli per ripartire con slancio nel Club del 27

Cosa c’è di meglio del “ricominciare”? Noi del Club del 27 vogliamo farlo col piede giusto, in leggerezza per un maggiore slancio verso un nuovo Anno tutto da scoprire, e, a proposito di belle scoperte, date un’occhiata a questi cheesecake senza cottura, pratici nel vasetto. A ciascuno il suo, e viaaaaa …si parte!

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Per 4 persone:
6 o 7 biscotti digestive a basso contenuto di grassi*
100 g di formaggio spalmabile light
300 g di Quark
50 g burro light
1 limone non trattato, scorza e succo
3 e ½ cucchiai di dolcificante
Per la composta:
250 g di mirtilli
2 cucchiai di dolcificante
1 cucchiaino scarso di pectina

Tritate finemente i biscotti, aggiungete mezzo cucchiaio di dolcificante,

il burro fuso e mescolate bene.

Suddividete il trito sul fondo di 4 bicchierini, o vasetti, o altro a vostra scelta,

facendo un sottile strato.
In una ciotola mescolate i formaggi in modo da renderli morbidi e lisci, aggiungete la scorza e due cucchiai del succo filtrato del limone, il dolcificante rimasto

e mescolate fino ad avere un composto omogeneo.

Suddividete anche questo nei bicchierini e tenete da parte.
Lavate e asciugate i mirtilli, metteteli in un pentolino e aggiungete il dolcificante,

il resto del succo di limone filtrato, quindi fateli cuocere qualche minuto a fuoco dolce fino a quando i mirtilli tenderanno ad ammorbidirsi, unite la pectina e mescolate continuando la cottura per un altro minuto.
Lasciate raffreddare la composta di mirtilli, poi versatela nei bicchieri sopra la crema di formaggio per completare il dolce.

*senza glutine per noi.

E’ la mia ricetta per il Club del 27 di Gennaio

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Clafoutis senza glutine

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Il vero clafoutis non è questo di sicuro, ma forse il vero clafoutis non esiste.

E comunque, realizzare un dolce senza glutine perché si è costretti a farlo è sempre un atto di amore. Da qualche parte bisogna pur iniziare e, avendo conosciuto Tamara, anche se non (ancora) di persona, ho chiesto a lei una ricetta che mi potesse indicare la strada migliore e mi ha suggerito questa, tra le altre.

Ho sostituito la farina, perché dovevo usare quella di riso, ed il mio stampo era più piccolo di 28 cm, credo fosse di 24. Ho dimenticato di togliere i noccioli per poi scoprire, sempre grazie a Tamara, che in realtà il clafoutis si fa con le ciliegie intere.

Al posto del latte, ci ho messo la panna fresca.

Era buonissimo!

Siamo talmente abituati alla presenza delle ciliegie qui da noi, da dimenticarne le vere origini:l e due specie di ciliegie originali, da cui discendono tutte le cultivar di oggi, nascono in una zona compresa tra il Mar Caspio ed il Mar Nero! Si tratta del ciliegio dolce o prunus avium e quello acido o prunus cerasus.

Delle ciliegie, in realtà, non si butta via nulla, infatti in fitoterapia il loro peduncolo è utilizzato nei decotti, per alleviare problemi reumatici o delle vie urinarie.

Spero di avervi detto qualcosa in più e arricchito la vostra conoscenza su questo buonissimo frutto di stagione.


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Ricette light per la prova costume. Grilled fish and greens with caper & lemon salsa per il Club del 27.

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A pensarci bene, tra poco più di due mesi ricorrerà il decimo anno di libera professione, come nutrizionista…perciò, alla chiamata del Club su un argomento simile, non potevo sottrarmi…

E già che siamo in argomento, vorrei dirvi che la “dieta” è una cosa seria, perciò evitate il fai-da-te: in casi in cui c’è di mezzo la salute o patologie che vanno seguite da un professionista.

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Per mettervi a regime, basterà aumentare l’attività fisica e ridurre le porzioni…

la faccio troppo facile, lo so, il fatto è che metto a dieta tanta di quella gente, che a volte preferirei dirvi che va bene così.

Ma, se volete, può anche diventare un appuntamento “fisso” nel blog, non mi tiro indietro, a breve lo rinnoverò e ci sarà qualche novità.

Intanto oggi vi propongo un buonissimo filetto di spigola e verdure.

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Grilled fish and greens with caper & lemon salsa

4 filetti di spigola

220 g di broccoli

200 g di fagiolini

cipollotti

3 cucchiai di olio d’oliva ed un altro po’

1 limone

un mazzetto di prezzemolo

1 cucchiaio di capperi

per servire:

fette di lime

riso cottoa vapore

 

Preparate la griglia a 220 °C, condite con l’olio il pesce e gli ortaggi, dopo averli lavati e puliti, regolate di sale e pepe. Grigliate prima gli ortaggi,aggiungete il pesce dopo 8_10 minuti e cuocetelo brevemente, almeno 4-5 minuti.

Per la salsa, pelate un limone, tagliatelo a rondelle, poi ancora a strisce, togliete i semi. Mettete in una ciotola insieme al prezzemolo e tre cucchiai di olio d’oliva. Sgocciolate i capperi, regolate di sale e pepe.

Aggiungete anche il filetto di pesce sugli ortaggi, continuando la cottura per altri 5 minuti. Condite con il limone avanzato e la salsa ottenuta.

 

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