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Avventure di una mamma blogger


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Mamma, gli Ussari! Ma per una buona causa.

Piatto in ceramica, lavorazione senza piombo dei F.lli Colì, Cutrofiano (LE)

 

Ogni tanto qualcuno mi chiede di preparare dolci e dolcetti in occasioni di beneficenze varie e

da questo punto di vista ci sono stati un paio di weekend affollati!

A me fa sempre piacere preparare qualcosa da offrire per una buona causa,

che sia una Onlus o un gruppo della Parrocchia più vicina, poco importa,

il Bene non ha Nomi!

Solo che poi vi ripropongo le mie sperimentazioni qui nel blog e vi tocca andare almeno a curiosare!

Da tempo avevo intenzione di preparare gli Ussari,questi dolcetti tipici austriaci,

dal nome militaresco ereditato dai soldati per cui furono ideati,

-ma anche i soldati hanno diritto a qualche leccornia-

e queste erano delle Krapfen da viaggio per così dire.

Ovviamente ve le ripropongo in versione mignon e gluten free.

Fatene buon uso!

zucchero semolato 100 g

burro 150 g

farina di mandorle 75 (oppure nocciole sbriciolate)

2 tuorli

farina senza glutine per frolla 250 g

1 pizzico di sale

marmellata di albicocche home made

marmellata di more home made

Preparare come una classica frolla, lavorando gli ingredienti (tranne le marmellate!) in una ciotola e riponendo l’impasto in carta pellicola a riposare in frigo per un’ora.

Trascorso questo tempo, lavorare la pasta a mo’ di maccherone e formare piccole palline.

Praticare un incavo al centro con il pollice. Spennellate i krapfen con il tuorlo (io non l’ho fatto) e disponeteli sulla placca imburrata ben distanziati; cuocete in forno a 180 per 15 minuti circa.

Appena cotti, metteteli a raffreddare e frullate le confetture appena riscaldate sul fuoco per renderle belle lisce come crema, solo se volete.

Farcite alternativamente i krapfen con al confettura di albicocche e quella di more o lamponi.

***

P.S.= Si è capito che ho trovato ottime ceramiche per impiattare le mie ricette?? In più i Fratelli Colì di Cutrofiano non addizionano di piombo i loro prodotti!!

Assortimento eccezionale, passate a dare un’occhiata sul  loro sito.


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Dolcetti tipici natalizi.

L’anno scorso questo Blog non era ancora “nato” ma grazie a Instagram ho recuperato le foto dei passaggi fondamentali della lavorazione dei nostri dolcetti natalizi tipici ovvero i “porcedduzzi”….intraducibile, lo so…diciamo che sono quasi come gli Struffoli napoletani e a Taranto ad esempio li chiamano “sannacchiudre” cioè “son da chiudere(sottochiave)” altrimenti finiscono molto prima del giorno deputato al loro consumo, il Natale!

Foto 1. Impasto

Foto 2. Lavorazione

Foto 3. Frittura

Foto 4. Passaggio al Miele e decorazione

All’epoca dei fatti utilizzavo ancora la farina 00  … se dovessi farli anche quest’anno utilizzerei la farina gluten free.

Se le foto vi hanno in qualche modo stuzzicato l’appetito, ecco gli ingredienti e il procedimento secondo Cucina Salentina di L.Lazari:

Ingredienti:

Farina 00 1 kg

lievito di birra *

1 tazza di olio evo

succo di 3 arance

1 tazza di liquore secco

1 buccia di limone

miele 1 kg

zucchero 100 g

olio semi q.b

un cucchiaio raso di sale

***

Procedimento:

Lavorare la farina sulla spianatoia insieme al liquore, al succo di agrumi e olio evo aromatizzato al limone,aggiungere il lievito sciolto in acqua tiepida e un pizzico di sale. Amalgamare bene per ottenere un impasto liscio e compatto. Ottenere dei maccheroni spessi mezzo cm e tagliarli obliquamente (2 cm). Per svuotarli, passarli sui rebbi di una forchetta capovolta. Friggerli in abbondante olio bollente.

Per una versione light cuocerli al forno!

Confettare con miele, acqua e zucchero messi in una pentola e portati a ebollizione.

Decorare a piacimento.