GiocaSorridiMangia

Avventure di una mamma blogger


6 commenti

Mint Jelly per IL Club del 27

A Settembre si riprende anche con il Club del 27…e oggi che giorno è? L’allegra brigata si è sbizzarrita a produrre conserve di ogni tipo, ne vedrete delle belle. Io sono rimasta catturata da questa alla menta e anche se le marmellate non sono il mio forte, ci ho provato. Il colore è naturale perché non amo i coloranti, ma forse avrei dovuto fare un’eccezione. Ad ogni modo, mi son leccate le dita!

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

 

Una fresca e gustosa conserva per accompagnare arrosto di agnello e salse, da aggiungere anche ai condimenti delle insalate per un tocco Marocchino.

Per 6 barattoli da 225 g ciascuno

Tempo di preparazione 35 minuti più 24 ore di riposo

Tempo di cottura 1 h e 15 minuti

1,5 kg di mele Gala

2 rami di menta ed altri 6 cucchiai di menta in foglie

800 ml di aceto di vino

500 g di zucchero semolato per ogni 600 ml di estratto ottenuto

colorante verde (facoltativo)

  1. Tagliare le mele a tocchetti senza sbucciarle, togliendo le parti guaste.
  2. Mettere i pezzi di mela in una pentola per marmellate e aggiungere 800 ml d’acqua e i rametti di menta. Portare a bollore, poi abbassare il fuoco e cuocere per almeno un’ora fino ad ottenere una soffice polpa. Per evitare che si attacchino al fondo girare di tanto in tanto.
  3. Aggiungere l’aceto e far bollire nuovamente per almeno 5 minuti.
  4. Nel frattempo preparare un sacchetto da sospendere al di sopra di una ciotola legandolo ad una stoviglia adatta a sorreggerlo.
  5. Inserire nel sacchetto (che può essere anche uno strofinaccio) il composto di mele da far sgocciolare per tutta la notte o comunque per non meno di 24 ore. Resistere alla tentazione di spremere il sacchetto altrimenti la marmellata risulterà opaca.
  6. Il giorno successivo, svuotare il sacchetto e misurare l’estratto ottenuto. Versare l’estratto in una pentola e per ogni 600 ml , aggiungere 500 g di zucchero.
  7. Nel frattempo sterilizzare un numero sufficiente di vasetti.
  8. Mescolare gentilmente la miscela fino a quando lo zucchero sarà del tutto dissolto. Portare a bollore velocemente e per almeno 10 minuti. Verificare il raggiungimento della giusta consistenza con un termometro (105°C) oppure far raffreddare un cucchiaino e testarne la collosità con le dita.
  9. Togliere dal fuoco, schiumare ed eventualmente colorare (io ho omesso l’uso di coloranti)
  10. Riempirei vasetti mentre sono ancora caldi, chiudere ermeticamente, etichettare e conservare al buio ed in luogo asciutto. Refrigerare successivamente.

 

 

#quelgrangeniodellaMai

 

 

26804115_1666525040074871_376345731_n


10 commenti

Soufflè al Montasio e salsa al tè nero di pere, nespole e menta

E’ sempre difficile introdurre un post…frullano sempre mille pensieri nella mente. Un post arriva sempre quando il lavoro è fatto…hai tirato fuori dal forno qualcosa di buono che hai assaggiato, offerto, fotografato, di cui hai già parlato tanto..tutte cose che ti entusiasmano, ti emozionano, hanno occupato i tuoi pensieri per delle ore, mentre avevi anche tanto altro da fare…che a volte non trovi le parole.

Ma d’altra parte quello di cui vorresti parlare è proprio un “soffio”…tanto tenace quanto effimero…solo che ora sai dirlo bene in francese, ovvero soufflè, perchè altrimenti daresti uno “schiaffo” a chiamarlo soufflet (Mapi docet).

Il soffio non è niente però nel racconto della Genesi v.2,7 ci viene spiegato che partì tutto da quel soffio dentro le narici di Adamo, che così ebbe vita…e poi c’è il soffio su cui si regge il mondo, che altro non è se non il respiro dei bambini, dei nostri figli.

Ma ora è anche giusto presentare l’ultima fatica di questa mamma blogger che ha tanto bisogno di qualche giorno di vacanza…

rullo di tamburi…et voilà il mio soufflè secondo -spero- le indicazioni di Fabiana di “Tagli e Intagli” per la sfida n.37 del MTC.

 

 

Per il soufflè:

10 g di burro + quanto basta per gli stampi

10 g di maizena gluten free

100 ml di panna fresca

2 tuorli

2 albumi

125 g di Montasio Dop

Per la salsa:

cipolla

sedano

5 nespole

1 pera

1 noce burro

1 filtro tè nero

1 foglio di colla di pesce g-free

acqua

menta fresca in foglie

 

Preparare la salsa anche un giorno prima, facendo imbiondire la cipolla, insieme al sedano, le nespole e le pere in cubetti e aggiungere l’acqua dopo tre o cinque minuti.Portare a ebollizione lentamente su fuoco basso e cuocere per quindici minuti. Spegnere il fuoco e mettere il filtro in infusione lasciandolo per il tempo riportato sulla confezione. Successivamente filtrare il tutto e con il brodo ottenuto far cuocere altri cubetti di pera per almeno trenta minuti, aggiungendo poche gocce di succo di limone.

Salare appena.

A fine cottura unire il foglio di gelatina già ammollato in acqua fredda e strizzato. Frullare tutto e lasciare raffreddare.

Conservare in frigo.

Preriscaldare il forno in modalità statica, ma solo inferiormente a 180°C. Ottenere una bechamelle con il burro e la maizena e aggiungere la panna, mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere il formaggio grattugiato. Togliere dal fuoco e far raffreddare. Unire i tuorli uno alla volta. Lavorare bene il composto e aggiungere gli albumi montati a neve (possibilmente lavorare solo manualmente con una frusta). Versare negli stampi già imburrati, fino ai 2/3 e infornare. Tempo totale di cottura 25 minuti.

Gli ultimi 5 minuti cuocere anche superiormente. Decorare a piacere e servire.

Baci, baci.

 

Con questi soufflè

partecipo

al MTC di Marzo!


2 commenti

“Profumi di menta!”

Estate. Tempo di vacanze, di relax, di ritorno alla natura, alle radici, ai legami di famiglia…esperienze profumate di aromi.

Profumo di casa, profumo che ci rigenera così come ci rigenera ritrovare gli affetti di sempre. Ho trascorso del tempo in compagnia di mia cugina che non vedevo da anni e anche i nostri bimbi hanno fatto amicizia tra loro.

Una sera in particolare eravamo ospiti sul terrazzo della nonna, che ama coltivare gli aromi nei vasi,

soprattutto basilico, salvia e menta…i bambini avevano “inventato” un gioco molto divertente:

strappare i fiori delle piante ornamentali e spennacchiare gli aromi, soprattutto la piantina presa di mira è stata la generosa menta…

che ridere!

Risuonavano frasi del tipo: <<non si strappano i fiori>> oppure quella che mi ha ispirato di più <<profumi di menta>>.

E adesso, ripensando a quella serata, mi accorgo di non aver mai parlato nel mio blog di piante aromatiche.

Lo faccio subito, prendendo spunto da quell’episodio che resterà sempre nel mio cuore, tra i ricordi più cari.

 

Immagine

Parliamo di menta.

La menta è una pianta europea diffusa in tutto il mondo, ma pochi sanno che si tratta di un ibrido ottenuto da questi incroci:

M. longifolia x M. rotundifolia–>M. spicata x M. aquatica

Il cuore dell’estratto delle foglie di menta contiene un olio essenziale costituito da mentolo e mentone.

Tra le sue proprietà vi è quella di correttore del gusto per varie bevande e alimenti; per la sua attività antispastica spesso la menta è prescritta nel trattamento del colon irritabile, ma è anche decongestionante e balsamica.

Può essere epato-tossica e causare anche reazioni allergiche. Queste raccomandazioni valgono nella fitoterapia, che utilizza la menta sotto forma di olio essenziale. Comunque non bisogna esagerare nell’utilizzo, soprattutto se in presenza di esofagite o ernia iatale.

In cucina.

La menta in cucina è utilizzata per aromatizzare diverse preparazioni sottolio o sugli ortaggi grigliati.

Nella preparazione di drinks come il moijto … a dire il vero quando d’estate mia mamma prepara il tè da tenere in fresco, lo aromatizza con le sue foglioline di menta, rendendolo più dissetante.  Anche il gelato alla menta è molto gustoso.

Se ancora non avete una piantina di menta in casa, spero di avervi incoraggiati a provvedere subito.

Fatemi sapere.

Baci