GiocaSorridiMangia

Avventure di una mamma blogger


Lascia un commento

Tagliatelle senza glutine per il Calendario del Cibo Italiano

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Come raccomandava il buon Artusi, “i conti devono esser brevi e le tagliatelle lunghe”!!! E’ l’unica raccomandazione che mi frullava in testa mentre mi cimentavo con le mie prime tagliatelle gluten free. Avrei preferito proporvele di farina di castagne, ma non ne ho trovata e ho optato per quella di sorgo. In fin dei conti ciò che mi importava era che fossero senza glutine, così da poterle proporle a tavola. Sono ancora da perfezionare, c’è da lavorare su lunghezze e spessori, ma erano di un buono che son finite pure queste. Grazie al Calendario del Cibo Italiano ho occasione di cimentarmi in tanti piatti della tradizione Italiana e, facendo di necessità virtù, provo ad imparare a manovrare farine non del tutto domabili, anche se questo cereale mi ha dato belle soddisfazioni in fatto di tenuta in cottura e sapore. Per la Giornata Nazionale delle Tagliatelle ecco la mia ricetta:

logocommunity

Per una porzione

80 g di farina di sorgo

20 g di farina di risoi ntegrale

1 uovo

1 pizzico di noce moscata

Condimento

1 carota

60 g di pancetta dolce (o cotto) a dadini

1/2 cipollotto

1 noce di burro

 

Unire le farine in un robot, aggiungere la noce moscata e l’uovo intero e impastare a media velocità. Trasferire il panetto morbido su una spianatoia e appiattirlo con un mattarello utilizzando dei fogli di carta forno. Tenere da parte un po’ di farina perché sicuramente occorrerà aggiungerne una spolverata. Cercare di stendere la sfoglia quanto più sottilmente, anche se è consigliabile mantenere uno spessore di sicurezza per evitare rotture in cottura. Ritagliare e tenere all’aria per essiccare almeno tre quarti d’ora.

Portare a bollore una buona quantità d’acqua già salata e nel frattempo preparare un battuto di carote e cipollotto. Buttare le tagliatelle in pentola e cuocere almeno otto minuti, controllando che non si rompano e mescolando delicatamente di tanto in tanto.

Far andare una noce di burro in una pentola antiaderente, con pancetta e battuto di carote, coprire e far cuocere. Aggiungere acqua o brodo se necessario.

Scolare la pasta e mantecare in pentola con l’aggiunta del condimento.


2 commenti

Di caroselli pugliesi e altre considerazioni (da foodblogger) attorno ad un raita, con Aifb e Fbai.


“Ecco signora, compro anche questo … Sa, per il mio blog..lo userò per una nuova ricetta…”

La commessa, basita non rispose subito, incartò e fece il conto…

Poi si fece coraggio “Quindi lei cosa fa?” …

“Ho un blog,dove spesso parlo di cibo.Questi piattini mi piacciono tanto. Li userò per le prossime ricette.”

“Scusi, ma ha un ritorno? O lo fa per passione”

***

Non credo che si possa vivere di blog, perciò presumo che i blogger certamente abbiano anche dei mestieri più o meno convenzionali da cui trarre un qualche guadagno…ma non per questo motivo tenere un blog deve esser considerato una perdita di tempo e danaro, altrimenti sarebbe un riempitivo di cui nessuno, soprattutto una mamma che lavora, potrebbe al giorno di oggi permettersi il lusso.

Il fatto è, cara signora, che ognuno sceglie come vivere, liberamente, il proprio tempo, lasciando esprimere creatività e pensieri come meglio crede, fino a quando sarà possibile farlo.

Anzi, per non perdere di vista certi punti fermi ho anche aderito, liberamente e di tasca mia, ad una Associazione, Aifb, che, nata recentemente e rappresentata da  una persona che stimo tantissimo, Annamaria del blog La cucina di QB, si prefigge di riunire in un comune sentire e operare i foodbloggers italiani.

Gemellata con la corrispondente Associazione Indiana, Fbai, questa “famiglia” muove i primi passi procedendo spedita, e allargando sempre più i propri orizzonti.

Contenta di farne parte con la tessera n.84, spero di poter partecipare ai prossimi eventi in programma, bimbo permettendo, e conoscere dal vivo tante persone, che attraverso i loro racconti dai blog hanno saputo stuzzicare e trasmettere attraverso il buon cibo, anche la voglia di raccontarlo.

 ***

Per unire questi pensieri, sparsi qua e la, dentro un sol piatto, vi propongo un raita, tipico piatto indiano, ma rivisitato con un ortaggio locale, ovvero pugliese, il carosello. La preparazione pur veloce e semplice, sarà di sicuro effetto a cena per gli amici vegetariani, tanto più visto che mi sono ispirata ad un libro che raccoglie gli insegnamenti di A.B. Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896-1977), maestro di spiritualità indiana che ha lasciato Un gusto superiore (titolo del libro) nelle sue ricette sacre a Krishna.

Ingredienti per 4 persone

1 tazza di yogurt

Mezza tazza di acqua

1 grosso cetriolo, pelato e tagliato a fettine*

1 cucchiaino di sale

1/4 di cucchiaino di cumino in polvere

1/4 di tazza di foglie di coriandolo fresco

NB=Per un buon raita bisogna tostare i semi di cumino in forno e poi macinarli al momento.

Mettere in una insalatiera yogurt (io ho utilizzato un vasetto da 125 g di yogurt magro dolce 0,1% di grassi),acqua, sale e pepe, aggiungere il cetriolo (io ho utilizzato una varietà locale* pugliese più dolce e digeribile) e spolverare infine con polvere di cumino. Guarnire con foglie di coriandolo.

  • Suggerimento per gli intolleranti il lattosio: preparare il raita con del kefir, sapore più acidulo ma privo di lattosio.


Lascia un commento

Pasta Alfredo. Le Cordon Bleu facile.

 

Ingredienti per 4 persone:

400 ml di panna

220 g di parmigiano grattugiato

3 cucchiai di prezzemolo tritato

400 g spaghetti di riso e mais

parmigiano per servire

 

Versate la panna in un tegame dal fondo spesso e portate a ebollizione. Aggiungete il formaggio un po’ alla volta, il prezzemolo, sale e pepe macinato al momento e mescolate bene.

Nel frattempo fate bollire l’acqua per la pasta in un tegame capiente, salate e aggiungete un goccio d’olio evo per evitare che la pasta si attacchi. Cuocete gli spaghetti per il tempo indicato sulla confezione, scolate e mescolate al condimento. Servite con del formaggio grattugiato a parte. Questo piatto è senza glutine.


Lascia un commento

Ricomincio dagli Asparagi!

Gli asparagi annunciano la primavera, e raccogliere quelli selvatici è un’ottima scusa per una lunga passeggiata in campagna.

Questi però me li hanno regalati, e si vede…son grandi grandi e succosi, tanto che ho provato a grigliarli, e devo dire che mi son piaciuti, insieme alle uova sode, i ravanelli  e i cedri. Colori e sapore in questo piatto, in più è facile da realizzare.

 

Ricchi in vitamina k (e perciò da evitare se in cura con anticoagulanti), la “medicina popolare” li ha sempre considerati diuretici e perciò utili a combattere la ritenzione idrica. Gli studi scientifici, in realtà, non ne hanno ancora confermato l’efficacia in tal senso.

Personalmente li preparo di rado, e abbrustoliti li preferisco.

Gradite?

Per una persona:

200 g di asparagi

1 uovo sodo

1 fetta di cedro

1 ravanello

olio evo

sale q.b.

aceto di mele(facoltativo)

Lavare e pulire gli asparagi,tagliarli per la lunghezza e grigliarli, rigirandoli su ambo i lati. Comporre il piatto con l’aggiunta di un uovo sodo a fette, un ravanello,e se possibile una fetta di cedro. Condire con olio e.v.o. e salare quanto basta. Se piace, aggiungere qualche goccia di aceto di mele.